Grecchi capo ultrà. Ebbene si “IL Grecchi” è il capo ultrà sfuggito alla diffida e che sotto mentite spoglie di commercialista, padre e marito modello, quando varca il tornello dello Speroni inizia una metamorfosi che ieri ho visto in tutta la sua completezza. Lo vedo arrivare da lontano con un passo bonario, sorride a tutti, la sua sciarpetta autunno/inverno (la primavera/estate la mette il 21 marzo) il figlio che lo segue a pochi passi. Occhi celesti entrambi, sembrano l’Arcangelo Gabriele con gli occhiali e il bambin Gesù. Come sempre mi viene incontro si parla del più e del meno, ci confrontiamo sulle formazioni, pacchette sulle spalle,battutine e… l’altoparlante intanto emette le formazioni. Inizia la trasformazione. Penso di avere in corso un picco di ipertensione quando fissandolo negli occhi vedo che il suo sguardo si fa assente e le pupille si fanno a strisce bianco blù verticali, il figlio se ne rende conto e gli molla una botta nel fulcro del suo dolore alla cervicale “ ...papi rassettati...” e subito le strisce si mettono orizzontali. Grecchi junior prende il padre sotto braccio e lo porta via in fretta e furia, la trasformazione tra il dottor Jakyill e mr Hyde è ormai in corso. Lui si infila gli auricolari, poi scoprirò che per novanta minuti sentirà “PRO PATRIA di Erode” a palla. Inizia la partita e da subito alle mie spalle fiocca di tutto, sono abituato ormai al tifo della tribuna centrale Bustocca, mi volto solamente quando si supera la soglia, tipo vedere un lavandino passarmi sopra la testa, o per assistere ad una rissa tra ultra ottantenni con borchie e catene. Segna Giannone e appena finito il boato del GOAL collettivo, la catena di insulti a raffica e spropositi innominabili che mi arriva da dietro è da premio oscar...cosa sarà successo per giustificare così tanta rabbia? Mi volto,lo vedo, mi rendo conto e tutto ormai si svela. Lui, il Grecchi sta in ultima fila, da dietro la balaustra per gli addetti stampa gli spuntano solo gli occhi ormai totalmente iniettati si sangue, sembra un rapace pronto ad avventarsi sulla preda. Si alza di colpo e inizia un rosario stellare fatto di “… bastardo!!! fottuto!!! figlio di troia!!! figlio di 2 troie tanto da non sapere chi è tua madre…” cerco il guarda linee, è la tranquillo che balla una lambada con la bandierina del corner, l’arbitro sta per dare il fischio di avvio, sembra tutto normale e allora con chi ce l’ha? “…Con chi ce l’ha…” chiedo. Un tipo solitamente scatenato ma che rispetto al Grecchi è da “libro cuore” mi risponde “… ce l’ha con un piccione che a suo dire gli ha coperto la visuale sul goal…”. Intanto il gioco inizia e lui, ormai coperto solo da un paio di boxer bianco blu, “il belva”, come porta tatuato a caratteri gotici sul petto, oltre ad uno stemma a colori della PRO ad altezza del cuore, è ormai in piedi alla balaustra e per 45 minuti dispenserà tutto il suo campionario di “giaculatorie” contro gli avversari. Fine primo tempo. “il belva” cerca di ricomporsi ma non riesce ad asciugare un filo di bava che gli cola dalle labbra e continua a muovere la mandibola come se avesse un tic ( è l’eco delle bestemmie che ancora gli rimurgina in bocca). Mi viene incontro e subito penso al peggio, gli sorrido visibilmente spaventato, in quel mentre uno steward con pettorina gialla ci passa in fianco, il Grecchi tenta di addentarlo alla carotide ma interviene il figlio “… Papi calmo, non è l'arbitro… Guarda c’è Franco, dai andiamo a bere qualcosa insieme…” lui risponde “… Chi???... i Tesorooooo???...” parte un nitrito che scoperchia mezza tettoria della tribuna e i capelli gli si rizzano a mo di spazzola ferrata. Viene portato via di peso e lo rivedrò ricomposto, bene pettinato e con il solito sorriso da commercialista a fine partita “ ciao Franco te lo avevo detto che si vinceva, ci vediamo mercoledì... buona domenica a te a famiglia!” Tutto questo perché un forum deve essere anche momento di divertimento e svago. Ciao a tutti.
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2 commenti:
In relazione all'articolo postato da tale Franco B. ed al suo contenuto gravemenmte diffamatorio dello stesso, diffido ed intimo al PPClub ed al gestore del forum di cancellare immediatamente tale post e avviso entrambi che il mio legale formalizzerà a breve un'azione a tutela della mia persona.
A parte gli scherzi, devo dire che già più di un cliente, che solitamente mi conosce nelle vesti professionali e quindi in versione "normale", mi ha detto che allo stadio si aggira un uomo che "le assomiglia ma che certo non può essere lei".
In effetti, a parte le esagerazioni ironiche dell'ex amico Francesco, devo ammettere che l'amore per la Pro, oltre a scandire la settimana, mi trasforma letteralmente in un'altra persona non appena l'incontro ha inizio.
Con due doverose precisaazioni però, ad onore del vero:
- solitamente la domenica vesto casual, ma non certo con le borchie;
- non ho tatuaggi, anche se la tigre mi intriga non poco;
- non ho mai bestemmiato in vita mia (neppure il giorno dell'arbitro Pieri);
- fra i vari insulti che escono dalla bocca del mio alter ego, penso non sia mai uscito "figlio di...", mentre so per certo di avere un certo gusto per l'improvvisazione e per il conio di colorite invettive (che traggono spunto da attualità, politica, gossip etc) che quello che mi somiglia urla a più non posso proprio nei pochi momenti di silenzio della tribuna.
Poi, una volta in auto diretti verso casa, mio figlio mi relaziona (dato che ammetto di essere come in trance durante il match) sulle cazzate che avrei urlato durante la partita e mi fa una classifica di quelle più divertenti.
Giusto o sbagliato che sia, è il mio modo di vivere le partite; non me lo sono imposto, nè è studiato a tavolino, è come sono per quei 90 minuti, prima c'è tensione e dopo c'è ciò che deriva dal risultato e dalla prestazione.
Di mio c'è sicuramente un pizzico di ironia che ai più non interesserà, a qualcuno darà addirittura fastidio, a qualcun altro potrà divertire ma, ed è ciò che conta, mi esce naturale.
Certo è che mai mi sentirete urlare contro la squadra o contro un mio giocatore, nemmeno nei momenti peggiori; al massimo mi chiudo in un silenzio denso di sofferenza e tristezza allo stato puro.
Al goal invece l'abbraccio con mio figlio o con chiunque mi sia vicino da' un senso a tutto ed è gioia pura che solo chi tifa può comprendere e che non ha senso descrivere a parole.
Messaggio finale per Franco B.: devi farti perdonare e sai a cosa mi riferisco, caro il mio cuoco.
grande Franco B.!! Troppo divertente!
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