La Pro Patria pareggia con il Bellaria la prima delle quattro gare marittime che nel girone di andata furono ricche di soddisfazioni. Bellaria, poi sabato (gara anticipata) si va sulle spiagge di Rimini, poi arrriverà a Busto il Savona e infine si andrà a San Marino, dove il mare non c'è ma è a solo qualche chilometro.
La gara odierna ha visto la Pro Patria cercare la vittoria con convinzione, ma gli ospiti hanno giocato una gara diligente e ordinata e alla fine hanno recriminato per un rigore non concesso per fallo di mano di Vignali e qui le lamentele di mister Campedelli sono giustificate, ma occorre ricordare che la punizione da cui è scaturito l' episodio era semplicemente inesistente, per cui ben ha fatto il"Silvio" a farlo notare al mister in sala stampa quando lo stesso accennava a presunti torti subiti sia nella gara odierna che in quella dell' andata (arbitrata dallo stesso direttore di gara odierna che a suo parere ha in antipatia il Bellaria). Non è stata la miglior Pro Patria della stagione, ma a questo punto la spia della riserva potrebbe accendersi dopo aver viaggiato in corsia di sorpasso per tutto il viaggio con la freccia del sorpasso sempre lampeggiante.
A questo aggiungiamo una nostra impressione generale. Il centrocampo bustocco è un meccanismo perfetto che gira con precisione svizzera se presenti tutti gli ingranaggi titolari, ossia Mora, Bruccini e Vignali. Abbiamo notato che quando ne è mancato uno dei tre, la performance è subito cambiata. Oggi mancava il Bruccio e purtroppo mancherà per diverso tempo "galera"Vignali che oggi si è procurato una distorsione alla caviglia che verrà valutata domani nella sua gravità, ma non si escludono danni anche alle strutture legamentose. In bocca al lupo Paolino!
Alla fine pari è stato e il punto fa classifica, la zona play off si allontana e ora dista quattro punti, ma già Martedì prossimo la distanza potrebbe cambiare se la disciplinare restituirà qualche punto ai tigrotti, frettolosamente tolto in sede di prima istanza.
Comunque vada a finire, diciamo che vivere le ultime gare senza attendere con ansia i risultati delle dirette concorrenti per la retrocessione è già una grande vittoria, per cui sarà un finale di campionato da vivere con serenità e soddisfazione per aver centrato il traguardo di inizio anno con larghissimo anticipo.
Se ne è accorta persino la Gazzetta, per cui adesso si può dire che è realtà...la Pro Patria ha fatto una grande impresa, non virtuale ma reale e questo è quello che conta.
Flavio Vergani
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7 commenti:
Effettivamente la mancanza di Bruccio si fa sentire e non oso pensare quanto si sentirà la mancanza di Vignali(in bocca al lupo! Ti rivogliamo presto in campo)sperando di ritrovare un Ghidoli concentrato e con le palle. Oggi si è avuta la conferma della generosità della squadra ma anche di alcuni suoi limiti: Cortesi non ne azzecca due giuste di fila e Cozzo ha tanti buoni motivi per rammaricarsi e ancor più i tifosi con lui.Grazie a (quasi) tutti i ragazzi ma mi chiedo: in una partita con il centrocampo già orfano di Bruccio c'era proprio bisogno di infierire lasciando fuori anche Giannone, tentando nuovi esperimenti con Artaria fuori ruolo e con Corte fuori forma? Appena fatte le sostituzioni si è ritrovata incisività e si è rivista una buona Pro:peccato che siano state un pò tardive perchè questa era una vittoria senz'altro alla nostra portata.
Comunque sempre forza Pro e grazie per quel che la squadra ha fatto finora.
Max 62 biancoblu
scusate ma non ho trovato sul sito il periodico del PP. sapreste indicarmene il motivo o dove lo potrei trovare'' grazie ed ad un buon leggere.
Pro generosa anche se forse in calo psico-fisico, d'alro canto umanamente comprensibilissimo.
Il pubblico ha compreso lo sforzo e l'impegno profusi per cercare di mettere la classica ciliegina sulla torta di una salvezza miracolosa e non ha lesinato applausi ai ragazzi che vanno comunque ringraziati.
Peccato per l'infortunio di Vignali che, dei vari cardini della squadra, mi sembra quello più difficilmente sostituibile.
Giusto far rifiatare Giannone, ma che differenza di inventiva con lui in campo, senza nulla togliere a chi lo aveva sostituito.
In definitiva, mi sembra doveroso riconoscere alla squadra di avere tutti, ognuno con le sue capacità, portato il proprio contributo alla causa comune, dando sempre l'impressione di grande compattezza e con una forza d'animo in grado di giocare contro tutto e tutti.
Grazie.
Secondo me è stata una bella partita, soprattutto nel primo tempo.
Ho visto una squadra unita e forse un po' sprecona, ma sono sicuro che non hanno segnato perchè si terranno la goleada contro il san marino ahahah.
Comunque BRAVI RAGAZZI, complimenti anche a Bonfanti che è rientrato con tanta grinta, ma soprattutto bravo Artaria. Anzi!!!! BRAVI TUTTI!!!!!
complimenti misterrrrrrrrrr
scusa Grecchi,ottimo commento, ma quel...ognuno con le proprie capacità,non lo condivido. Io sono per i risultati che la "squadra" ha raggiunto sino ad ora, non per merito di questo o di quello,per le capacità del gruppo e non per le capacita del singolo, perchè comunque in tutte le gare,dalla prima all'ultima, tutti i giocatori della Pro,nessuno escluso,hanno alternato prestazioni buone e meno buone. Non è una critica a tutti i costi, ma non farei distinzioni di capacità per il contributo alla causa comune,sopratutto per il morale, un elogio deve essere sempre fatto al collettivo. Quindi senza distinzioni direi che la "squadra" fino ad ora ha ampiamente meritato di essere dove è!Sempre forza Pro sei la più forte. Grazie a tutti i nostri giocatori e a Giovanni Cusatis
Lettera al Sig. Silvio Peron.
Sig. Peron innanzitutto grazie per avermi dato spunto, dopo aver letto il suo articolo/opinione/analisi sulla partita PROPATRIA-Bellaria, di ripercorrere vecchi sentieri che mi vedevano paladino e strenuo difensore di questa PRO GIOVANISSIMA e FORTISSIMA! Una squadra forte può pareggiare o anche perdere e non per questo, se vogliamo mandare dei messaggi che ci aiutino a “raggiungere altri obbiettivi”, oltre a quelli già raggiunti, dobbiamo farla sentire ancora “sotto analisi”, ancora in discussione, almeno questo è quanto ho percepito dal suo articolo. Perché vede la differenza tra analisi e critica è sottile. Il guaio peggiore è che ognuno può strumentalizzare le parole e da queste parti mi creda, di strumentalizzazione (ripeto) nonostante i risultati, se ne vive sin troppa. Ognuno ha il diritto di dire la sua, però senza fingere di non capire cosa sta dietro il pianto del nostro Mister, oltre alla giustificata emozione per la domanda che, se non sbaglio, proprio lei le ha fatto… ci sta ANCHE tanta rabbia per quello che è stato costretto ad ingoiare? Ci sta ANCHE la delusione che si prova quando ti rendi conto che non puoi comunque sbagliare una partita? Ci sta ANCHE la tensione per la paura di non portare a termine un progetto nel quale in tanti credono? Oggi lo possiamo dire con serenità: ci sta un po’ di tutto nell’emozione di un UOMO/MISTER.
Lei sostiene che la PRO è inconsciamente logora, ribadisce che i nostri giovani esterni sono deboli ma che la regola degli under li tutela. Tutto ciò, insieme ai portieri troppo piccoli aggiungo io, mi suona come qualcosa di già sentito, come un tentativo di rilanciare “segnali” del tipo “… siamo stati promossi ma questa squadra ha degli elementi improponibili per la C1… oppure…per raggiungere i play off ci vorrebbero altri giocatori…”. NO questa volta non ci sto… sbagliare è umano ma perseverare è diabolico. Siamo dove siamo per merito di TUTTI i 22 ragazzi e di chi li ha voluti INSIEME e questo è un fatto inopinabile.
Sig. Peron ogni tanto basterebbe rendere onore agli avversari che già troviamo una risposta per un pareggio, per il resto le faccio notare che i nostri giovani difensori, fanno parte della terza difesa più forte del campionato, inoltre sottolineo che le prime 6 squadre in vetta alla classifica guarda caso sono tra quelle che hanno impiegato di più i giovani e che invece, squadre come l’Alessandria e il Mantova che di giocatori vincenti ne hanno 22, ci guardano dal basso. Converrà che con i giovani, seppur inesperti quanto vuole, “si guadagna” e visti i risultati, si fa punti.
Lei sostiene che una volta risolti “certi problemi giovanili” si entra tranquilli in zona play-off... Sig. Peron, dopo quanto trascorso gli anni scorsi, noi siamo già in zona play-off da quando abbiamo iniziato ad applaudire la PRO allo Speroni al di la del risultato, anzi a dire il vero siamo primi in classifica, ben oltre ciò che speravamo… ma se mai volessimo fare ancora qualcosa di più, le consiglierei nella sua pagella di pensare che a volte i giocatori eseguono ordini di scuderia, che non è detto che un terzino debba per forza sempre attaccare sulla fascia ma lo può fare a fasi alterne, stessa cosa per i centrocampisti chiamati a costruire o spezzare, o per gli attaccanti che non segnano perché costretti a dare manforte in difesa. I ragazzi aldilà delle loro bravura o inesperienza, ESEGUONO ORDINI urlati dal mister, spesso dettati dalla qualità tecnica dell’avversario. La PRO PATRIA ha ampiamente dimostrato di essere cresciuta, ora spetta a noi tifosi e alle persone che fanno la sua professione fare il salto di qualità…comprendendo che entrare nei play-off è un buon risultato che TUTTI ci auguriamo , ma sono i 22 risultati positivi su 23 che FANNO LA STORIA DEL CALCIO. E allora perché non dare una chance a questi giovani, oltre che la gratitudine.
Con rispetto, franco B
Vorrei precisare che con la frase "ognuno con le sue capacità" non volevo fare classifiche di merito fra i giocatori, ma proprio dare a tutti il riconoscimento di avere contribuito al risultato raggiunto.
Volevo proprio dire ciò che l'anonimo ha ribattuto, e cioè che la squadra è forte perchè si è giovata dell'apporto di ogni suo elemento, ovviamente con le evidenti differenze di caratteristiche tecniche esistenti.
Nessun intento polemico, quindi, anzi una esaltazione del concetto di gruppo, resa ancora più evidente dal fatto che proprio uomini inizialmente considerati meno dotati tecnicamente si sono poi rivelati determinanti e che i cosiddetti rincalzi hanno sempre saputo dire la loro.
Non fatemi dire cose che non ho detto , altrimenti chi lo sente il buon Francesco B.; va a finire che parte con un altro pistolotto sulla linea verde.
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