
Sì è giunti al tie break per rompere l’equilibrio che aveva caratterizzato la gara. Sul finale Busto ha vissuto il dramma per una palla match concessa alle cortesine. Si era sul 14 a 13 e la palla è pericolosamente danzata nel campo biancorosso. Sugli spalti, fin a quel momento densi di colori, calore , passione e speranze, è calato il silenzio, i cuori si sono fermati per qualche istante e gli occhi seguivano con terrore la palla che veniva addomesticata dalle bustocche con guanti di velluto, quasi fosse stata una bomba pronta ad esplodere al minimo scossone. Per lunghi attimi sembrava che il sogno fosse finito e che il destino di perdenti dei bustocchi, spesso legnati proprio a un passo dal traguardo, presentasse ancora una volta il conto.
Poi, con un’abile controllo della tensione e con la determinazione propria di questa squadra che mai perde la testa, la palla è stata rimandata in “Villa”, rompendo qualche certezza e riaprendo le porte della partita.
Palla alta per Aneta Havlickova, la”bumbasina”di Busto, lanciarazzi di grande potenza e autrice di una prestazione da “all star game”, decollava in cielo e tirava una bordata impressionante che rompeva tutti i vetri della Villa e accendeva in cielo sei nuove stelle tricolori che per un anno illumineranno la Busto sportiva.
In campo si scatenava una festa incredibile e attesa da decenni e finalmente il tricolore veniva cucito sul petto delle indomite
farfalle.
Siamo orgogliosi di una società che ha saputo seminare con attenzione i semi della vittoria, coltivandoli con pazienza ed attenzione nel tempo, fino a centrare il “triplete”: Coppa Italia, Coppa Cev e Scudetto. Una marcia trionfale condotta sottotraccia come piace al silenzioso stratega Carlo Parisi, un uomo che ha saputo mantenere vivi il corpo e la mente delle sue farfalle provate da mille battaglie, portandole sulla vetta più alta d’ Italia e d’Europa.
Orgogliosi del presidente Forte che ha inseguito il sogno senza mai rimanerne prigioniero. Le sconfitte gli hanno insegnato molto e lui con umiltà ha imparato tanto fino a trovare la giusta ricetta per la vittoria.
Orgogliosi di una società modernamente organizzata, che ha prodotto spettacolo per un anno intero e ha creato un big event fantastico in occasione dei play off, Organizzazione perfetta in campo, e-commerce on line per la vendita dei biglietti, supplementari ospitality room per accogliere la stampa nazionale accreditata, celerità di informazioni agli addetti ai lavori, special comfort garantito al pubblico grazie ad un Palabombonera che ha rubato l’occhio a tutti gli ospiti. Ospiti trattati con i guanti fuori dal campo, ma letteralmente presi a pallate sul campo. Solo una sconfitta in casa in tutto il campionato avvenuta peraltro in gara due del play off, per il resto solo asfaltate con doppio manto di cemento per chi osava mettere in dubbio la supremazia della regina biancorossa.
Orgogliosi di queste ragazze, che hanno saputo resistere al logorio psicofisico dovuto alle mille battaglie sostenute, trovando l'ultimo respiro per mettere a terra la palla che fa volare in cielo Busto.
Orgogliosi di questi tifosi che hanno affollato il Palatricolore, regalando un immenso show fatto di striscioni fantasiosi che accendevano l'ironia, l'educata provocazione e l' adrenalina della competizione. Tifosi impagabili che hanno sopportato lunghe code pur di esserci.
Tifosi che hanno trasformato il PalaYama in un catino bollente di calore e fuoco, per trascinare all'inferno Villa Cortese. Ci sono riusciti perfettamente, ragalando il Paradiso alle farfalle biancorosse. Il fattore campo è stato perfettamente interpretato dagli spettatori, trascinati dal mitico speaker Broglia, che dettava i tempi, richiamava le forze sugli spalti, lanciava l'urlo di guerra, quel "murone" che veniva accompagnato dalla ritmica gestualità delle braccia quasi ad interpretare la famosa "Haka" degli All Blacks.
Alla fine la danza maori ha stregato le avversarie, che seppur brave a trascinare le campionesse d'Italia fino all' ultimo punto disponibile, nulla hanno potuto al cospetto di un mix, tecnico, tattico, ambientale ed organizzativo, proposto dalla società biancorossa, che nulla ha tralasciato per arrivare alla vittoria.
Busto si vanta del "triplete"....per Villa Cortese "zero tituli"......e il derby non poteva finire meglio per i bustocchi ....
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Flavio Vergani
14 commenti:
Bella idea questa foto,abbina perfettamente il fascino dello scudetto con la marca Yama
Solito bell'articolo emozionale del "Flavio".Grande!
Che gnocca!
scusate l'ignoranza, ma gioca nella Yama?
complimenti alla Yama e alla foto che mi ha fatto innamorare del volley..ah ah
Grande Yama, complimenti
vavassori facci sognare anche a noi
Bravo Flavio soprattutto a pescare l'unica foto del post-gara in cui non appaia una giocatrice corpulenta e sovrappeso, oltre che sudata in modo imbarazzante, che ha letteralmente monopolizzato la cerimonia finale ed i festeggiamenti, giungendo addirittura ad alzare la coppa insieme alla capitana!
Va bene la presenza delle telecamere e l'occasione per apparire, ma il nostro sindaco, seppur tifoso, cosa c'entrava con le farfalle in festa nella cerimonia ufficiale?
Lo fece anche in occasione della coppa cev, mai visto un sindaco premiare le vincenti, l' impressione è però che la società non se lo filasse per niente, insommma, ospite indesiderato.
Pensate che in caso di promozione ce lo troveremo pure allo stadio a fare il primo della classe, non c'e' limite a niente..
bello l'articolo e gnoccolana la scudettata. Compliments!
Nostra promozione?....sgrat sgrat... :)
FARIOLI ADESSO DOPO I FASTI BIANCOROSSI DOVE 6 USCITO PATETICO PENSA A FARE I CAMPI X LA PP!!!!FAI IL POLITICO SERIO FALLO ALMENO FINO ALLA FINE DEL TUO MANDATO E POI SPARISCI DALLA NOSTRA VISTA!!!!!!!
biancorosse oleeeeeeee
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