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A scuola, o meglio a teatro, erano stati attenti e silenziosi. Allo stadio sono stati lo spettacolo più bello del week end. Nella domenica dove in altri campi si giocava a calcio-tennis, a Busto hanno assistito ad una partita vera, applaudendola con gioia.
Oggi allo stadio c'e' stato l'esame in campo. E loro, gli alunni delle scuole Bellotti, hanno meritato la maturità piena, concludendo con grandi meriti il trittico "Campioni nella vita, campioni nello sport", che li ha resi protagonisti di una lezione speciale, colma di significati profondi e di grandi contenuti didattici, alla faccia di chi temeva potesse essere solo una perdita di tempo. Timori antichi che fanno parte di una visione della scuola preistorica, dove tutto ciò che non conosco è da abortire, sminuire, trascurare ed osteggiare.
Invece è stata una lezione di sport e di vita, una lezione autogestita con grande senso di responsabilità da ragazzi che hanno impressionato per la loro educazione, espressa con i molti "grazie" rivolti ai giocatori a fine allenamento, i molti applausi elargiti a chi gli ha regalato un po' del suo tempo per costruire qualcosa di importante, rinunciando al giorno libero, pur di esserci. Perchè solo chi c'e' ha sempre ragione, solo chi fà sbaglia, ma almeno fà, solo chi ha valori forti e profondi suda la maglia pur di vincere con la propria squadra utilizzando il fiato per correre e non per dare aria alla bocca. Lontani dal vittimismo e dal fatalismo che spesso lega ed incatena ogni volontà di riscattarsi. La voglia di fare del patron Vavassori, uno che ama i fatti, che nella notte di san Lorenzo, ha visto due stelle cadere ed ha espresso due desideri: portare le scuole allo stadio e avere qualche campo in più per allenare i suoi pulcini. Il primo desiderio abbiamo cercato di soddisfarlo, dando il meglio che potevamo, per il secondo chiediamo l'aiuto a casa, o meglio in comune!.
Il presidente Centenaro ha dato mandato ai suoi prodi di sostenere l'iniziativa dandole priorità e quando è stato necessario ha messo mano al portafoglio per rendere più facile quello che sembrava difficile e di questi tempi non è facile: chapeau!
Il Danilo ha fatto i miracoli per gestire ciò che chi non organizza percepisce come semplice, ma che in realtà è molto complicato. E' stato bravo e a breve per lui...la laurea honoris causa del Liuc. Bravo Danilo, te la sei meritata!
L'Alessandra ha scalato le montagne e anche quando l'aria sembrava rarefatta non ha perso l'orientamento, puntando dritta verso la vetta per piantare la bandiera biancoblù.
Ora il campo base è lontano e il campo che conta è quello dello Speroni...la cima Speroni.
Mister Cusatis ha indicato la rotta , orientando al meglio le lancettte della bussola. i giocatori sono stati splendidi, sia a scuola, con messaggi chiari e incisivi, sia sul campo regalando momenti di gioia pura ai ragazzi. Cozzolino ha adottato il Daniele tanto da fargli togliere la bandiera del Milan dalla sua cameretta, sostituita con quella della Pro Patria. Che colpo Cozzo!
Luca subito dopo l'allenamento si è sentito in dovere di condividere il suo ringraziamento con chi gli ha voluto bene in campo, gli ha dedicato attenzioni, lo ha fatto sentire importante, le sue parole sono la sintesi del sentimento comune:" Sono contento che oggi sono andato a vedere la pro patria agli allenamenti ,mi sono divertito a fare due tiri con i calciatori, sono stati molto gentili con me."


Sul pullman che li riportava  a scuola, c'era un aria del tutto simile a quella che si respira dopo una partita vinta in trasferta. Oggi hanno vinto in molti : quelli che ci hanno creduto, quelli che hanno sudato la maglia per giocare una partita difficile in un campo sconosciuto, quelli come noi che, come dice Vasco :
 "Siamo solo noi che andiamo a letto la mattina presto e ci svegliamo con il mal di testa siamo solo noi che non abbiamo vita regolare che non ci sappiamo limitare siamo solo noi che non abbiamo più rispetto per niente neanche per la gente. 

Gente che ama questa maglia e vorrebbe "contagiare", che piaccia o no questo verbo ai laureati del Cepu, i nostri ragazzi con una passione vera e forte che li aiuti a non mollare mai come gli consigliava mister Cusatis nel pomeriggio. Diceva Giò: "imparate a non mollare mai, ma anche a rispettare gli altri e a salutarvi sempre con educazione, con un gesto che trasmetta rispetto". E loro lo guardavano con la luce negli occhi e con uno sguardo che trasmetteva tanta gratitudine.  Ora questi ragazzi rispetteranno chi li rispetta perchè hanno capito che alla scuola Pro Patria gli vogliono tutti un gran bene. 
Il loro insegnante di motoria, Luca Pasquali, ha capito tutto:"La Pro è un esempio. Partita con tanti punti di penalizzazione ha dimostrato forza e coesione del gruppo. I ragazzi hanno toccato con mano un esempio di eccellenza ( quella vera ndr)a cui ispirarsi nella loro crescita. Una lezione di vita e di sport di grande utilità".
Quindi: esame superato con il massimo dei voti per i ragazzi dell'Istituto Bertacchi!

 Flavio Vergani








3 commenti:

gino ha detto...

Vedere così tanti bambini e ragazzi sul campo insieme ai giocatori e la mano nel Mister nella mano di Danielino...E' PIU' BELLO DEI PLAY OFF !!!!! Grazie a chi si è impegnato in questo progetto. E speriamo sia solo l'inizio.

gino

ANTONY ha detto...

COMPLIMENTI A TUTTE LE PERSONE CHE HANNO ORGANIZZATO QUESTO EVENTO DI SPORT E DI VITA PER QUESTI RAGAZZI: NON LI HO MAI VISTI COSI FELICI!!!!!!
SONO CONVINTA CHE TUTTI LE ORE TRASCORSE CON I "GRANDI " UOMINI DELLA PRO, HANNO LASCIATO UN SEGNO INDELEBILE NELLA LORO CRESCITA.
GRAZIE GIO', GRAZIE ALE, GRAZIE FLAVIO, GRAZIE A CHI CI HA CREDUTO!

marco grecchi ha detto...

Ma cosa sta succedendo sullo sfondo della quarta foto? Dietro i due in primo piano mi sembra accadano cose abbastanza inquietanti e non certo adatte ai ragazzini presenti!