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OLGIATE OLONA La squadra "Carletto Reguzzoni",ribattezzata "MentaliTeam", è stata la trionfatrice del Torneo Daghidaponta, andato in scena al "Gambini" di Olgiate Olona con l'organizzazione del "Comitato Eventi Pro Patria".

Trascinata dal capitano Gianni Rigon (58 anni, ma che grinta!) la "Reguzzoni" ha battuto ai rigori la "Vittorino Calloni", dopo che i tempi regolamentari si erano chiusi su un pirotecnico 4-4.

Terzo posto per la "Enrico Muzzio", che ha superato 7-5 la "Enrico Candiani".

Ancora una volta, a vincere sono stati tutti i tifosi e gli ex giocatori biancoblù: grazie alla loro entusiastica presenza, il "Daghidaponta" è stato un grande successo. «È come se mio fratello fosse qui insieme a noi - dice Giuseppe Solbiati, fratello di Carlo (alias Daghidaponta, il tifoso a cui è dedicato il memorial) - Queste serate sono state molto emozionanti anche per me. Ho avuto la possibilità di rivedere giocatori che non vedevo da anni». 
 La Provincia

1 commenti:

marco grecchi ha detto...

La cosa più incredibile non è stata la presenza di tanti giocatori del passato recente e non, che è stato un vero piacere rivedere; la cosa veramente clamorosa è che abbia vinto la squadra in cui militava il sottoscritto e ciò nonostante io abbia giocato (anche se il verbo è certamente esagerato) ben tre partite su quattro!
A parte la doverosa ironia sulle mie prestazioni e sul penoso stato fisico-atletico in cui mi sono presentato al campo, è stato bellissimo giocare accanto a mio figlio (molto più bravo del padre) come non facevo da quando era piccolo e poter reincontrare veri e propri miei idoli degli anni passati.
Un vero onore poi giocare e sudare accanto a tanti veri tifosi come me, mossi solo dal gusto per il calcio e dalla passione incrollabile per la Pro.
Vedere ogni sera tante bellissime maglie biancoblù rincorrersi in campo per poi bere una birra insieme a partita finita mi ha fatto ancora una volta di più capire che il calcio è unico per come sa unire e far battere insieme i cuori di persone diverse, unite in un'unica fede, quella del tifo più sano e sincero.
Grazie a tutti ed in particolare a chi ha fatto fior di chilometri per mantenere la parola data ed al bravo Mario Bianchi, infaticabile tessitore di eventi.
P.S.: vergognoso, infine, che Rigon mi impalli completamente nella foto finale! Esigo la pubblicazione di una foto presa da altra angolazione!