PRO PATRIA MANTOVA 3-2

I tigrotti gettano il cuore oltre l'ostacolo e danno una lezione di sportività battendo il Mantova e condannandolo al play out.

Nonostante al goal di Giannone (splendido), il Mantova avesse replicato con un micidiale uno-due (grazie anche ad un rigore in offerta speciale), la Pro non si è arresa a chi già aveva dipinto sui propri volti i solito sorrisino ironico e a chi pensava che a fine campionato tutto è permesso, persino trasformare il campo di calcio dell'Entella in un perfetto rettangolo di gioco simile a Wimbledon, sentendosi così in dovere di terminare la partita dopo il  primo set vinto per sei a due dai locali, contro un Rimini che ha schierato le riserve forse per permettere a qualcuno di inaugurare gli stabilimenti balneari. Il signor Temelin, che qualche settimana fa ha avuto il coraggio di reclamare per presunti torti subiti dal Lecco, ci spieghi la sua impressione su gare tipo Savona o quella di Entella. Siamo curiosi di sapere il suo illuminato punto di vista.

Tutto regolare? O solo tutti previsto? E' regolare una gara dove una delle due squadra non schiera la miglior formazione solo per difendersi dalle diffide che potrebbero portare a squalifiche da scontare ai play off?

La Pro è la Pro, fatta di uomini veri e tigrotti fieri e non ha regalato niente nessuno. Questa dovrebbe essere la regola, ma purtroppo in sala stampa sia Pantano, sia Polverini e sia Cusatis hanno dovuto spiegare ai giornalisti mantovani i motivi della vittoria, quasi che questa fosse una colpa.Ben ha detto Polverini ( vi invitiamo a sentire la sua intervista ricca di buonsenso e di grande intelligenza)che il calcio è marcio e per pulirlo dai molti scandali, occorre accettare che una squadra come il Mantova vada ai play out perchè da tre domeniche si fa rimontare (Lecco, Montichiari e Busto), si fa espellere un giocatore in maniera ingenua e ha un portiere che ha sostituito Bellodi senza offrire le stesse  performance. Inutile piangere e aspettarsi regali da chi i regali non li ha mai avuti. Siamo al terzo campionato lasciato sul campo per demeriti non attribuibili ai giocatori, tre campionati dominati e abbandonati per colpe societarie, prima di Zoppo e poi dei Tesoro. Abbiamo pagato tacendo, non abbiamo chiesto nulla a nessuno e oggi i vari Cesena, Padova, Tritium e Feralpì salò ci guardano dall'alto. Oggi qualcuno è andato in serie superiore avendo fatto 67 punti e chi ne ha fatti 71 rimane in serie inferiore, cosa volete che regali  gente che da anni la prende in quel posto?

Qualcuno giocherà i play off avendo perso e riperso con la Pro Patria, crediamo ce ne sia abbastanza per lasciar perdere le solite "mezze richieste"sui motivi per cui la Pro si sia impegnata fino alla fine per esultare con i proprio tifosi: qui si gioca a calcio e non a tennis e le partite terminano insieme alle altre, perchè il nostro fuso orario è quello degli altri campi.

Detto questo, un grazie ai ragazzi per averci dimostrato che sono veri uomini, vincitori sul campo e fuori dal campo, grazie per averci regalato tante emozioni e grazie per averci creduto fino all'ultimo come noi.

Vi ricorderemo tutti, dal primo all'ultimo, per aver interpretato lo spirito tigrotto e per aver onorato la nostra maglia.

Terminiamo citando la gioia e l'emozione di aver visto 150 bambini sugli spalti. erano felici ed esultanti, ma uno di essi ha detto: "tutto bello tranne le bestemmie e le parolacce di qualche adulto".

Pensiamoci!

Flavio Vergani