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Ho ricevuto una lettera da parte di Giulio Stagni, consigliere del  Pro Patria Club recentemente dimessosi anche per motivi di salute, per ringraziarmi di quanto recentemente scritto nei suoi riguardi su questo blog.

Alcuni passi della sua gradita lettera sono delle riflessioni personali che ha voluto condividere con lo scrivente in forma privata, per cui rimarranno ovviamente riservate. Ma, per non deviare di un millimetro dalla nostra scelta di essere sempre schietti e trasparenti su questo blog, ci teniamo a condividere con i lettori la parte "giornalisticamente"dovuta e che, a mio parere, sarebbe ingiusto sottacere.
Ebbene, tra le righe scritte da Giulio, abbiamo percepito una doppia amarezza  : la prima dovuta al fatto di essersi sentito solo durante la sua malattia "gli amici si vedono nel momento del bisogno" e sicuramente si è sentito un po' abbandonato da un gruppo che riteneva piu' numeroso e coeso proprio quando più se ne aspettava la vicinanza, il secondo rammarico è ben più chiaramente percepibile ed è identificabile nella delusione di non aver potuto ospitare il torneo di bocce dedicato a Mario Cocco ove si è sempre disputato, ossia nel bar da lui gestito. Una delusione che lo ha molto rattristato facendolo sentire a disagio proprio nei confronti della famiglia Cocco. Si poteva fare di più per continuare nella tradizione?
Giulio riflette a tale proposito:" E' vero, io non stavo bene e non potevo garantire l'organizzazione, ma "volere è potere" e il club ha sempre dimostrato di avere grandi doti organizzative che a mio parere potevano ovviare alla mia indisponibilità".

Caro Giulio ho ritenuto giusto e rispettoso sintetizzare la parte che ritengo condivisibile pubblicamente del tuo pensiero, tenendomi per me le altre tue considerazioni delle quali ti ringrazio per la parte a me riservata. La tua stima è pienamente contraccambiata dallo scrivente.

Aggiungo solo un pensiero che è parte di me da sempre e che mi rese  giustamente ottimista ai tempi delle sofferenze in casa Pro Patria: "Spesso basta un passo indietro da parte di chi è andato troppo avanti e uno in avanti di chi è rimasto troppo indietro per trovarsi a metà e ricominciare da dove eravamo rimasti.

E' l'augurio di cuore che in questo momento mi sento di dedicarti.

Per il resto...curati...la Pro Patria e il tuo club ti aspettano con immutata stima.

Flavio Vergani

3 commenti:

falco. ha detto...

Leggo le poche righe che Vergani ha pubblicato.caro Giulio sono cambiate tante cose al club, anche in meglio, ma devi fartene una ragione. Sei una persona a modo, ho avuto occasione di conoscerti e di apprezzare lòa tua schiettezza, rimani nel club che ha ancora certamenta bisogno di té. ciao Giulio.

Anonimo ha detto...

Giulio non mollare, sei patrimonio del club.

Luca ha detto...

Giulio, avrei molte cose da dirti. Quello che mi viene più normale e naturale è augurarti una pronta guarigione e il desiderio di rivederti al servizio di quella che è stata la tua casa per molti anni: il Pro Patria Club.
Guardare avanti.
Ciao