RASSEGNA STAMPA: LAPROVINCIADIVARESE

Sarà forse il sei a zero dell'amichevole di ieri con la Gallaratese; sarà forse l'aria del campionato che, a due giorni, comincia a farsi sentire nelle ossa; saranno soprattutto i progressi di una Pro Patria che risponde al suo credo a rendere mister Aldo Firicano convinto che domenica scenderà in campo una squadra «in creescendo».
Nessuna preoccupazione, mister, per il precampionato non proprio da prima pagina?
No, proprio no. Già domenica in Coppa Italia avevo visto una squadra in crescita ed era quello che mi aspettavo. Arriviamo al campionato in crescendo: era quello che volevo e speravo.
Resta magari un po' di timore per il Savona?
Rispetto, questo si, perché si tratta di una buona squadra. Non certo paura.
Parliamo del suo ambientamento alla Pro Patria: ha trovato maggiori difficoltà di quanto s'aspettasse?
Il contrario, è andata meglio del previsto. Però, è altrettanto evidente che ci doveva essere un approfondimento fra me ed i giocatori. Serviva conoscersi e confrontarsi su quanto voglio in campo e anche per i comportamenti fuori. Normale che esista un periodo di conoscenza che sta proseguendo bene, anche su questo aspettiamo siamo in crescendo.
Ha portato un suo modo di lavorare che potrebbe aver creato qualche scompenso?
Da parte dei ragazzi ho trovato disponibilità; sono dei professionisti, questo sta facilitando la reciproca conoscenza e non può che far bene alla Pro Patria.
A proposito di modifiche: è una Pro Patria meno dedita al fraseggio e più invece al gioco verticale.
Premesso che non so come giocasse la Pro dello scorso anno. Per come la penso, se hai un trequartista devi subito verticalizzare su di lui e dare a Giannone il pallone per andare in profondità, visto che lui occupa quel ruolo ed è un giocatore di grande qualità. E questo implica applicazione, adattamento, conoscenza reciproca.
Oggi chiude il mercato: Giannone sarà in campo domenica contro il Savona o teme un suo addio?
Non ho paura. Però se dovesse arrivare un'offerta importante, come si fa resistere? Si lasciano andare via giocatori come Ibrahimovic, vuole che non si permetta a Giannone di sfruttare un'occasione? Certo, deve essere tale per lui e per la società.
Incrocia le dita fino a stasera alle sette?
Non più di tanto. Ma solo perché il mercato, a volte, è imprevedibile.
Dopo un mese e mezzo di Pro Patria, faccia due nomi di giocatori che l'hanno sorpresa. Un giovane e un veterano.
Carezza è la nota più positiva, tra gli altri direi Bruccini, un ragazzo intelligente e sicuramente di categoria superiore.
A proposito di Carezza: domenica con il Savona in porta ci sarà lui?
Sala sta bene e, visto che è il titolare, domenica in porta ci sarà lui.
I suoi esordi sono fortunati?
Da allenatore diciamo... buoni e non aggiungo altro.
Da giocatore?
Una scoppola in casa con la Fiorentina contro il Vicenza per 4-2. E dire che quella Viola era uno squadrone con Batistuta centravanti.
Dica qualcosa di positivo per il morale dei tifosi della Pro Patria.
Quando giocavo nel Cagliari, battemmo la Sampdoria scudettata di Vialli e Mancini per 3-2.
Cosa chiede per domenica?
Una bella prestazione e la vittoria. Tre punti ci aiuterebbero a credere di più nel grande lavoro che abbiamo fatto. Partire subito bene darebbe più forza a tutti, sarebbe una bella soddisfazione per la società e un messaggio forte per la gente. Giovanni Toia