LE PAGELLE

SALA 6: è in "sala d'attesa" per diventare una "salacinesca, al momento non trasmette molta fiducia. Quella mancata trattenuta è stata da brividi,ma alla fine non incide sul risultato

ANDREONI 5: parte benino, poi, sul secondo goal si fa uccellare come un giocatorello di lippa e perde smalto. Non ha fatto dimenticare Bonfanti, anzi...

PANTANO 6 : si propone con personalità e nel primo tempo ci riesce bene. Per lui e Andreoni vale lo stesso discorso: se il mister li fa alzare in fase di impostazione evitando il tic e tac stucchevole del passato anno, li espone alle ripartenze micidiali degli avversari e lì son...dolori. Con Casale e oggi sono due i goal incassati con difesa assente ingiustificata. Prudenza please

VIGNALI 6: corre e si sbatte come sempre, ma oggi il centrocampo era una "Babilonia"e a volte ha perso lucidità nei tempi di gioco.

NOSSA 6: Non al meglio, ma con tanta esperienza limita i danni.

POLVERINI 5,5 : meno lucido del solito, sbaglia un goal fatto

FALOMI: 6,5 : una bella sorpresa, seppur non al top ha già fatto capire di che pasta è fatto.

BRUCCINI 5 : la fotocopia dello scorso anno a inizio torneo. lento, impreciso e fuori condizione

COZZOLINO 3:LLo sapevano anche i sassi che il Savona eccelle in provocazioni, ma ci è ricascato come un dilettante. Recidivo, ma adesso basta per favore.

GHIDOLI: 4,5: Irritante nell'approccio alla gara, lento nel ritmo, nemmeno trasmette l'idea che "ce la stia mettendo tutta". Ormai ha fallito troppi esami e la pazienza è terminata anche per lui. Se ha talento adesso lo dimostri sul campo, perchè i dubbi iniziano ad affiorare

SERAFINI 5: Per lui "work in progress", è la brutta copia di quello che sa essere, lo aspettiamo


FIRICANO: 5 Non convince la scelta di Ghidoli e Vignali in mezzo al campo,soprattutto in una squadra a corto di fiato. Forse sarebbe stato meglio coprirsi di più con un diverso assetto tattico che tenesse in considerazione la condizione atletica della squadra. Preoccupa la difesa spesso scoperta sulle ripartenze e i continui lanci in avanti alla ricerca di verticalizzazioni improbabili. Forse questa squadra ha ancora insito un dna che preferisce la manovra ragionata piuttosto che assalti alla baionetta. Sorprattutto quando il fiato  è corto.

Flavio Vergani