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La Pro Patria acciuffa la vittoria in zona Cesarini con un goal del redivivo Cozzolino che beffa gli ospiti e li manda a casa a mani vuote, per loro un risultato immeritato.
La Pro Patria ha mostrato luci ed ombre e se è vero che è bene tutto quel che finisce bene, non possiamo far finta di niente a riguardo di un secondo tempo davvero negativo.
Nel primo tempo, la Pro Patria entra in campo e dà in mano a Giannone la bacchetta di direttore d'orchestra. Ognuno accorda il proprio strumento e la sinfonia ha inizio. Un bel sentire e un bel vedere, con assoli di grande impatto e una dolce melodia che porta Falomi alla quinta di Beethoven con il vantaggio bustocco. Tutto molto facile, lo spartito viene eseguito a memoria e il pubblico si spella le mani.
Nel secondo tempo la Pro Patria lascia gli strumenti negli spogliatoi, dimentica lo spartito e suona ad orecchio, ma le stonature sono davvero molte e il loggione inizia giustamente a reclamare. Il direttore d'orchestra sparisce dal palco e si nasconde dietro il sipario e l'orchestra va spesso fuori tempo. Proprio prima della sigla finale che già suonava funerea, ecco un assolo di Cozzolino ( per la gioia del suo fan Danielino , come sempre presente nei popolari  con la nuova pettinatura "con ciuffo alla Cozzo") e alla fine è festa grande che fa dimenticare l'orrore esecutivo del secondo tempo, ma a molti le orecchie fischiano ancora.
Qualche riflessione:
La Pro Patria per l'ennesima volta termina la gara subendo un goal. Non si ricorda quando è stata l'ultima gara senza che questo sia avvenuto. Anche il peggior attacco del campionato è riuscito a perforare la difesa bustocca e questo è un punto di analisi rilevante. Proprio nell'anno dove i famosi terzini giovani fanno la loro e i centrali anziani pure, i goal piovono a grappoli e non sempre per colpa del portiere giovane. Reason?
I tre di centrocampo sono individualmente grandi giocatori, ma messi insieme sembra si annullino a vicenda. Bruccini offre la peggior prestazione da quando è a Busto, Vignali e Calzi sembrano la fotocopia uno dell'altro a livello tattico ,  spesso i due si pestano i piedi e stentano a convivere. Chi di loro ha il dna per fare il regista davanti alla difesa? E' forse meglio prevedere un centrocampo allineato che meglio si sposa con le caratteristiche di tutti?
Il secondo tempo di oggi fa coppia con quello di Milazzo. La squadra, se in vantaggio, sparisce dalla scena, forse perchè non dispone di giocatori in grado di dettare i tempi di gioco? Per capirci, un Correa o un Manicone erano i metronomi del centrocampo e i tempi cambiavano dal rock and roll allo swing in base ad avversari e risultato acquisito. Oggi abbiamo solo centrocampisti cursori e incontristi e questo esercizio non sembra essere nelle loro corde. La tesi trova conferma nel fatto che quando la squadra è in svantaggio ( Rimini) i secondi tempi sono stati alla "baionetta", quando si vince (Alessandria, Milazzo, Castiglione) diventano apatici e di puro contenimento. Uno spartito che non sembra essere gradito alla squadra di Firicano che sembra amare le gare nelle quali non viene chiesto di amministrare, ma di spingere a tavoletta l'accelleratore e lì, il motore di elevata cilindrata, pialla chiunque osi porsi sulla strada. Qualcuno tra quelli che la sanno lunga in virtù di un curriculum impreziosito da importanti referenze e citazioni in grado di differenziarli dai poveri operai del web quali siamo, sempre presi a litigare con la grammatica quando va bene, o ad inventarci effetti speciali quando va male,  parlava di un cedimento fisico preoccupante e non voleva sentire ragione nell' analizzare pareri contrari.
Esercizio difficile in questi tempi il sano e rispettoso contraddittorio, ma per una volta vorremmo richiedere e applicare l'opzione delle "pari opportunità", senza cadere nella lesa maestà,  esprimendo umilmente il nostro pensiero contrastante e, diciamo, che tutto può essere, ma risulta strano che questo avvenga solo in alcune partite e sempre con la squadra in vantaggio. Un calo fisico dovrebbe essere caratteristica costante e ripetitiva nel corso delle partite, mentre il secondo tempo con il Rimini ha dimostrato il contrario.
Non che questo argomento sia così rilevante, sia chiaro, ma ci piace disquisire di tutto un po', perchè questo è il sito dei tifosi, libero e aperto a repliche o smentite, per cui chi non fosse d'accordo, basterà che eserciti il diritto di replica ,evitando  di organizzare ogni volta la lapidazione in campo aperto (quando va bene) o il processo senza appello con acclamazione di piazza, (quando va male). Lo spazio dei commenti è aperto a tutti proprio a tale scopo, basterebbe utilizzarlo.
 Ovviamente, sarebbe bello che a fronte di chi esprime un parere firmando l'articolo con nome e cognome, ci fosse uguale rinuncia alla privacy di chi la pensa diversamente. Ma non sarà requisito indispensabile, tanto siamo abituati a prendere legnate quando ce le meritiamo, e mai un grazie o un complimento quando facciamo qualcosa che ai più sembra bello. Per cui sentitevi liberi e osate. A una cosa mai rinunceremo su queste colonne: alla nostra libertà di espressione e alla vostra ovviamente .
Per finire e tornare al calcio giocato,fortunatamente è arrivata la vittoria che ha spento l'amarezza del pubblico, rimasto allibito dalla trasformazione della squadra tra il primo e il secondo tempo, è certo che oggi la vittoria è piovuta dal cielo e che i simpatici ospiti non meritavano tale beffa, ma il calcio è questo e per una volta non siamo state noi le vittime della dea bendata. Occorre però ragionare sui punti sopracitati e sul fatto che questa orchestra sembra essere sempre più dipendente dal suo direttore e questo non è sempre un bene.
Flavio Vergani

Pro Patria – Castiglione 2-1 (1-0)
Marcatori: al 28’ pt Falomi (PP), al 14’ st Ferrari (C), al 48' st Cozzolino (PP).
Pro Patria (4-3-1-2): Vavassori; Andreoni, Nossa, Botturi, Pantano; Bruccini, Calzi (dal 29’ st Artaria), Vignali; Giannone; Serafini, Falomi (dal 26’ st Cozzolino). All. Firicano.
Castiglione (4-4-2): Iali; Marongiu, Sandrini, Ruffini, Notari, Pini; Talato (dal 1’ st Mangili), Chiazzolino, Sandrini, Radrezza (dal 1’ st Tonani); Faroni, Ferrari (dal 29’ st Avanzini). All. Ciulli.
Arbitro: Amoroso di Paola (Margini e Ficarra).
Note: giornata calda e soleggiata; Terreno in buone condizioni. Calci d’angolo 5-4 per il Castiglione; Ammoniti: Calzi, Vignali per la Pro Patria; Notari, Faroni, Mangili per il Castiglione.  Spettatori: 850 circa


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