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Luca Giannone zittisce il pubblico dopo l'eurogoal 
Chi la capisce questa Pro Patria?Forse Freud? Ne dubitiamo. Contro il Mantova mostra tutti i propri pregi e difetti nel primo tempo, ossia disputa una bella gara sul piano della manovra, senza trovare la via del goal, per poi autoflagellarsi con le proprie mani consentendo al Mantova di portarsi sul doppio vantaggio,  grazie alla doppietta del redivivo Del Sante. Questa volta non c’era nemmeno la giustificazione della presenza in campo della solita coppia che scoppia, poiché il mister, coerente con quanto dichiarato a Fano, ha cercato nella rosa a disposizione possibili soluzioni alternative schierando Viviani in luogo di “Galera”,giusto per capire se è solo lì che si annida il problema. Niente da fare, anche stavolta per la Pro lo zero coincide con il meno due, una staratura del termometro che da inizio campionato sta misurando la febbre fredda ai biancoblù, che sembra non vogliano guarire da una malattia che causa allucinazioni per i propri tifosi, cambiamento d’umore, stati d’animo non adatti alla guida o all’uso di macchine con parti in movimento, depressione seguita da improvvisi stati d’euforia, crisi di panico e lievi stati confusionali.
Mentre il pubblico iniziava il solito rito accusatorio mettendo sul banco degli imputati i soliti noti, il dottor Cozzolino infilava la prima supposta ricostituente nella porta dei virgiliani, rimandando al secondo tempo la diagnosi finale.
Nella ripresa i tigrotti innestavano le quattro ruote motrici, lasciando negli spogliatoi le catene da neve e accendevano i quattro cilindri, dando inizio allo show.  Mister Firicano a un certo punto serviva l’aperitivo biondo che fa impazzire il mondo,  rimodellando la squadra con uno schema da urlo, il 4-2-4, inserendo Falomi al posto di uno spento Bruccini. I popolari coperti non gliele mandavano  a dire  per  questo cambio ritenuto sbagliato. Chissà perchè  tanta sorpresa vista la prova incolore del Bruccio che continua ad essere un lontano parente di sè stesso.
Da lì, il quattro cilindri biancoblù cambiava marcia e  iniziava  subito a carburare e per il Mantova era notte fonda, investito sulle strisce pedonali dal rombo dei tigrotti
Prima era il difensore Bersi ad andare in confusione causando un insolito rigore,  strattonando Cozzolino mentre il portiere stava rinviando con le mani. Per Bersi rosso diretto e penalty che Serafini magistralmente trasformava.
La Pro Patria diventava uno tsunami inarrestabile con le discese sulla fascia del Briegel di Crespi d’Adda, tale Michele Bonfanti, che ora sa anche crossare piuttosto bene, con Calzi diventato improvvisamente il geometra di centrocampo, con un fenomenale Cozzolino che si sacrificava nel ruolo di tornante con grande profitto, con Serafini boa dell’affollato porto virgiliano e con Giannone che stanco di sentirsi apostrofato dai popolari coperti per la sua presunta indolenza (a Busto ci si concede anche queste esclusive), tirava una sassata da trenta metri nel sette alla sinistra di Festa, giusto per togliersi  qualche sassolino dalla scarpa e poter sfilare sotto gli spalti zittendo i propri detrattori.  Uno sfogo insolito per il sempre corretto Luca, evidentemente scocciato dal sentirsi continuamente preso di mira dalla tifoseria locale. Perdonato per stavolta, ma crescere per diventare un campione impone anche di saper sopportare le grida di qualche centinaio di persone, in futuro potrebbero essere qualche migliaio e occorrerà farsene una ragione.
Stesso discorso vale per i tifosi, non era il caso, ma diciamo che non solo chi scrive sbaglia, ma anche chi parla, spesso a vuoto.  
 Poi,è stata festa grande con le successive reti di Serafini e Falomi che pasteggiavano sui resti di un Mantova messo al tappeto dal ciclone biancoblù.
Due parole su Cozzolino: stratosferica la sua partita, incarna lo spirito tigrotto, segna e guarda il cielo dedicando il goal a Giulia, sorella diciannovenne del tifoso doc Leo, scomparsa nella notte di venerdì, non cade nel tranello della provocazione, segna, procura un rigore, corre come un ventenne. Un esempio in tutti i sensi. E in più , ha reso felice il suo tifosissimo Danielino, proprio nel giorno del suo compleanno.  Grande Cozzo una partita perfetta !
Vittoria da dedicare anche a Giannino, il Giannone del Pro Patria Club, ai box dopo la caduta di Fano. In settimana Cozzolino, Calzi con Danilo Grassi e il Direttore Raffaele Ferrara, sono stati a trovarlo portandogli una maglia. Oggi gli hanno regalato la vittoria, insomma lo stanno aiutando a guarire in fretta e sappiamo quanto conti vincere per far star bene i tigrotti doc.
A fine gara gli occhi di lince e gli orecchi bionici ci hanno segnalato una presunta diserzione di Vignali dall’adunata di centrocampo che celebrava la vittoria. Questo ha dato adito a molte interpretazioni, qualcuna delle quali di raffinata fantasia,  altre con sfumature da tragedia greca.
Niente di tutto ciò, fonti ufficiali e di sicura affidabilità ci informano che era in corso un normale scambio di pareri tra Paolino e il capitano che ha, di fatto, tardato il completamento del raduno festoso.  Non cerchiamo i fantasmi, dove non esistono e anche se esistessero godiamoci la vittoria e la vetta sempre più vicina. I problemi o i presunti tali sono delegabili allo staff societario, che visto che fortunatamente esiste, ha il compito di risolverli. Fine del discorso.
Domenica si viaggia verso Santarcangelo e da lì ripartirà l’operazione taratura del termometro, riportare lo zero termico al suo valore reale sarà l'obiettivo numero uno per evitare di dover sempre scarburare per disingolfare un motore troppo potente se tenuto al minimo dei giri. Aldo (Felpa)Firicano ci sta provando da sempre e prima o poi siamo certi che troverà la soluzione . E da quel giorno non ce ne sarà per nessuno.
Ultima nota, presente n tribuna l'ex portiere della Pro Patria Andreoletti, per lui un bagno d'affetto.
Flavio Vergani

PROPATRIA – MANTOVA 5-2
Marcatori: Del Sante 17′, 36′ (M), Cozzolino 41′ (PP), Serafini 74′, 84′ (PP), Giannone 79′ (PP), Falomi 88′ (PP)
Propatria – Sala, Nossa, Botturi, Pantano, Bonfanti, (Viviani dal 72′ Vignali), (Bruccini dal 68′ Falomi), Calzi, Giannone, Serafini, Cozzolino (dal 86′ Artaria). All. Firicano
Mantova – Festa, Bertin, Girelli, Spinale, Giordani, Farina, Galassi,(Mattielig dal 14′ Burato), Del Sante, (Colonetti dal 66′ Franchi), Bersi. All. Frutti
Arbitro: Sig. Mainardi della Sez. Bergamo (1°ass.Novellino, 2°ass.Ceravolo);
Ammonizioni: Bertin, Nossa, Cozzolino; Espulsioni: Bersi

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Ridiamo la sicurezza. La Pro Patria tra le più forti difese dello scorso anno: Andreoletti.

Anonimo ha detto...

Da un vecchio tifoso una SUPPLICA:
INGAGGIARE subito UN
P O R T I E R E!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Grazie

marco65 ha detto...

per correttezza.Non sono centinaia di persone contro qualche giocatore.Sono forse una ventina che NON hanno ancora imparato a sostenere i propri giocatori nelle difficoltà di un tiro, di un passaggio, di una giornata no....Purtroppo NON lo capiranno MAI. Bello fare il fenomeno seduto facendo fatica a incitare la squadra....FORZA PRO !!!!

Anonimo ha detto...

Bravo Marco grande Gianno!

Anonimo ha detto...

Ero presente e vicino ai 'pochi' contestatori di Giannone; ho contribuito a zittirli perchè ritengo che la critica, anche se non condivisa, sia un diritto, ma l'insulto è intollerabile.
Comprendo che da parte del giocatore costretto suo malgrado, o per necessità di squadra, a giocare fuori ruolo la frustrazione sia doppia, ma questo fa parte del gioco e contribuisce a rafforzare il suo carattere.