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Prendiamo atto con rammarico delle parole del direttore generale Raffaele Ferrara rilasciate a "Tuttolegapro"(vedi sotto) che chiudono definitivamente il mercato della Pro Patria. Alcuni passaggi delle sue dichiarazioni non ci sono però chiari. A cosa ci si riferisce quando si dice che la società avrebbe operato nei giorni scorsi sul fronte arrivi?. Ci si riferisce forse all'acquisto del giovane Riccardo Palmieri(classe 1995!!)Era questo un obiettivo così importante e difficile da raggiungere? Era questo che mancava?
Non ci convince neppure il passaggio nel quale ci si stima per aver saputo abbattere i costi alla voce stipendi.
Essere stati bravi a ridurre il monte ingaggi cedendo quel che era il valore tecnico della società non ci sembra una grande impresa.
Basterebbe vendere l'intera rosa per azzerare i costi fissi, più semplice di così!
A nostro parere fare cost saving aziendale significa un'altra cosa, ossia risparmiare su costi fissi mantenendo  però un paragonabile livello di qualità, ossia cambiare fornitore senza penalizzare la qualità del servizio  o perlomeno non in maniera percepibile dall'utenza.
Non ci sembra che questo sia stato fatto alla Pro Patria per cui non capiamo dove siano tutti questi meriti.  Infine, ci risulta che Bruccini e Giannone non siano stati venduti, ma dati un prestito per cui ci sembra impreciso riferirsi ad abilità di vendita quando nelle casse societarie non è arrivato un euro. Certamente rimane il saving sugli ingaggi che è però diverso dal saper vendere bene.
Giusto una precisazione dovuta per non far passare come un successo ciò che ha profondamente deluso la tifoseria che ha perso i suoi pilastri senza che sia arrivata la desiderata punta e senza che tale diminuzione del monte ingaggi abbia portato all'atteso intervento tecnico su una squadra nata con evidenti lacune tecniche in attacco. E sinceramente cercare di far passare per successo quello che è solo una conseguenza di un disimpegno societario non ci sembra molto "fair"nei confronti della tifoseria che seppur assista impotente al progetto, crediamo meriti almeno attenzione suo modi con i quali si comunica la realizzazione di ciò che non è stato fatto per scelta o per bravura, ma solo per obbligo.
Tifoseria che aveva aderito ad un progetto di fidelizzazione sottoscrivendo un abbonamento ad un pacchetto che si presumeva ad alta definizione e che invece sta diventando in bianco e nero in attesa che venga spento il segnale, per cui crediamo non ci sia niente di cui stimarsi. A proposito di colori, chissà se tra una vendita e l'altra il direttore ha avuto modo di  incrociare  lo staff del Milan per recuperare almeno l'amichevole con i rossoneri e dare così un po' di colore alla stagione. Diversamente, adesso che il monte ingaggi è sostanzialmente diminuito, si saldi il debito con i tifosi restituendo loro quel che ancora non è stato restituito. La crisi c'è per tutti, tifosi compresi, per cui ridare loro quel che gli spetta potrebbe aiutarli a diminuire almeno per un giorno il monte spese quotidiano.
 
Flavio Vergani.
 

ESCLUSIVA TLP - Pro Patria, il dg Ferrara: "Stop agli acquisti. Calzi rimane"

 
    
I nostri inviati all'Ata Hotel di Milano hanno intervistato, in esclusiva per TuttoLegaPro.com, il dg della Pro Patria, Raffaele Ferrara. Il dirigente bustocco si è espresso così sul mercato che va a concludersi: "In entrata abbiamo già fatto tutto nei giorni scorsi. Calzi? Ha ricevuto delle offerte, ma ha deciso di rimanere con noi e quindi non si muoverà. Siamo stati bravi a ridurre il monte ingaggi: bisogna anche saper vendere".

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