Libere e trasparenti riflessioni dopo la giornata di ieri raccolte dalla tifoseria ed elaborate con amichevole trasparenza. Forse annebbiate da un filo di "incazzatura" che ci prende ogniqualvolta non si vuole festeggiare un'impresa ma trovare occasione per appuntare a tutti i costi. Nessuno è perfetto questo è noto da sempre e il bustocco ha tanti difetti, ma anche pregi. Non c'è però peggior cieco di chi non vuol vedere, sordo di chi non vuol sentire, muto di chi non vuol parlare, sbadato di chi non vuole ricordare. E, allora, vediamo lo stato di salute del bustocco che anche ieri ha avuto le sue gatte da pelare fin dall'ingresso allo stadio. Poi il finale evitabile che si ha fatti un po' "incazzare", ma non troppo. Ma per la rabbia di quelli che parlano di "questione di feeling"con la dirigenza, sparagliamo le carte e iniettiamo dubbi atroci con una requisitoria da pubblici ministeri. E in tempo di avvocati rampanti, giusto ogni tanto cambiare registro.
Il reato ascritto al bustocco è quello che non ricorda. Ma la difesa è al contrattacco e garantisce che oltre a ricordare, il popolo bustocco sa anche vedere, parlare e sentire. Via al processo senza esclusione di colpi, poi, a fine articolo, amici come prima e tutti "pro" Patria
IL BUSTOCCO VEDE: in una speciale classifica proposta da un sito sportivo amante delle
statistiche viene monitorata la classifica definita “Stato di forma”che
analizza le performance delle squadre nelle ultime sei giornate. Ebbene, la Pro
Patria si trova al secondo posto, a pari merito con il Vicenza e l’AlbinoLeffe e a un punto dalla Cremonese
primatista. Curiosi per le altre posizioni ? Eccole
Cremonese: 12,
Pro Patria 11, Vicenza 11, AlbinoLeffe11, Entella 10, Lumezzane 10, Como 9,
Sudtirol8, Venezia 7, Pro Vercelli 7, Carrarese 7, Savona 6, Feralpi 6, San
Marino 4, Pavia 4, Reggiana 4.
Il bustocco,
quindi, vede che dopo la cessione di Giannone e il riposizionamento in campo
dei superstiti del mercato invernale, la squadra ha trovato equilibri importanti,
Siega è diventato improvvisamente determinante e tutto il meccanismo ha
iniziato a girare perfettamente. Giannone era un investimento aziendale che
giustamente andava protetto e patrimonializzato e il fatto che si sia riusciti
ad accontentare lui mandandolo in serie B e al contempo equilibrare la squadra
secondo le caratteristiche naturali dei singoli( e senza adattamenti tattici
per far quadrare quello che era tondo) ha permesso una straordinaria operazione
“win-win”che ha portato benefici reciproci. Ma quel che si era sempre detto e
visto trova una conferma nel presente. Questo per dire che anche il bustocco
qualcosa, a volte, capisce.
IL BUSTOCCO PARLA: ha generato molta insoddisfazione la gestione degli ingressi avvenuta ieri
nei popolari. Gli steward erano in possesso di una lista di nominativi a cui
ritirare la tessera del tifoso con caricato il credito dell’abbonamento in
quanto non più utilizzabili se non con un aggiornamento. La cosa ha generato
code ai tornelli con conseguente insoddisfazione dell’utenza.
Ci si chiede se
non fosse stata possibile una gestione diversa, magari comunicando in settimana
la necessità di recarsi allo stadio con maggior anticipo per fronteggiare l’emergenza
,oppure suddividere l’ingresso in due separate file, una dedicata ai possessori
di biglietti e l’altra con abbonamento, per far scorrere almeno chi non era
sicuramente nell’elenco visto che non era in possesso di abbonamento.
Un sito, un
canale facebook e un canale twitter non bastano per comunicare con i tifosi? Se
esistono…usiamoli!
IL BUSTOCCO SENTE: non ci è piaciuto sentir parlare il patron in conferenza stampa dei “bustocchi”
con tono allusivo e dispregiativo e
questo lo abbiamo segnalato già nel nostro commento di ieri. Ci piace la
trasparenza e dirci le cose in faccia, ma tra di noi. Non ci piace invece farlo
davanti a terzi ( che tra l’altro non capendo a cosa ci si riferisce rimangono imbarazzati e
dubbiosi sul contenuto dell’osservazione), era già successo con il San Marino,
è risucesso ieri. Crediamo che non abbiamo niente di meno di altre tifoserie e
non crediamo di meritare tanta pubblica acredine. Tra l’altro l’argomento non
era proprio dei più indicati e ci è sembrato un autogoal parlare di “ricordi”
proprio ieri quando i bustocchi hanno fatto quello che altri non hanno voluto
fare.
IL BUSTOCCO RICORDA: bello è stato veder esposto lo striscione degli ultrà che ricordavano
Giorgio Campo dopo la sua scomparsa. Già in settimana aveva emozionato l’affetto
dedicato a Campo da parte della tifoseria. Sono passati 20 anni ma i bustocchi
lo hanno ricordato come fosse ieri. Probabilmente la memoria è corta per quel
che non vale la pena ricordare, ma per chi ha saputo farsi amare la memoria è
ferrea dal primo all’ultimo dei bustocchi. Forse sono proprio i non bustocchi
in questo caso ad avere avuto la memoria corta dimenticandosi dei dovuti onori
in settimana e del meritato minuto di raccoglimento prima del match di ieri. Nessun obbligo sia chiaro, ma solo di opportunità. Crediamo però che se una dimenticanza ieri c'è stata è proprio questa, le altre al confronto valevano meno di zero.
Flavio Vergani
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