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TMW - Ghirelli: "Tentano un colpo di stato in Lega Pro, ma non passeranno"

09.01.2015 16.40 di Lorenzo Marucci          
 
L'ex segretario generale della Lega Pro Francesco Ghirelli torna a parlare dopo il consigli direttivo della Lega Pro, che si è tenuto ieri.
Ghirelli, il clima è sempre più caldo in Lega Pro.
"Raccontiamo i fatti: Il 15 dicembre 2014 a Firenze si riuniscono i club facenti parte dell'organico 2013-14 per approvare il bilancio relativo alla stagione sportiva di riferimento. Il bilancio è bocciato: 40 voti contrari, 2 astenuti e 25 a favore. Il0 Presidente Macalli, spalleggiato dal delegato alle riforme della FIGC, incarica il prof. Antonio Baldassarre affinché il voto venga invalidato. Motivo? Avrebbero dovuto votare le società in organico nella stagione 2014-15 e non quelle della stagione di riferimento del bilancio. La tesi cade poiché è evidente che il bilancio è riferito alla stagione sportiva e non all'anno solare. Il primo tentativo di golpe si frantuma nel silenzio assordante della FIGC.
E poi che succede?
"Il Presidente Federale fissa come termine il 28 dicembre 2014 affinchè il Presidente della Lega gli trasmetta gli atti della Assemblea per i provvedimenti conseguenti dell'Autorità Istituzionale superiore. Il termine trascorre senza che sostanzialmente la FIGC riceva i documenti che aveva richiesto.
A quale fase si passa allora?
"Il 19 dicembre 2014 viene convocato il Consiglio Direttivo della Lega Pro con all'odg il budget per la stagione sportiva 2014-15, con il bilancio 2013-14 bocciato. Da evidenziare che in tale occasione non viene presa in considerazione l'istanza depositata in Assemblea di Lega, tenutasi il 15 dicembre 2014, contenente la richiesta dei club, in virtù dell'art. 9 comma 3 dello Statuto di Lega, di procedere alla nuova convocazione dell'assemblea inserendo nell'odg la revoca dell'attuale governance e la conseguente elezione della nuova. Il secondo tentativo di golpe si consuma nel silenzio assordante della FIGC. Il 24 dicembre 2014, 16 club, in base all'art. 9 comma 3, ridepositano la richiesta di convocazione dell'assemblea con all'odg la revoca dell'attuale governance e la conseguente elezione della nuova. La richiesta è stata depositata in Lega Pro, ma anche presso le autorità sportive superiori, e cioè Figc e Coni".
Ci sono altri passaggi?
"Il 3 gennaio 2015 il Presidente della FIGC intima al Presidente della Lega di convocare l'Assemblea e sollecita il deposito dei documenti, non ancora inviati, relativi all'Assemblea svoltasi il 15 dicembre 2014. Il 5 gennaio 2015 viene convocato il Consiglio Direttivo della Lega Pro, il Presidente non si presenta adducendo come motivazione la malattia della moglie e la sera alle ore 23.00 si reca negli studi di una Tv a Milano. Due consiglieri si dimettono. Nel contempo, alla stessa data, viene depositato un documento da 33 club di Lega Pro e consegnato alle autorità sportive superiori Figc e Coni. Nel documento politico si evidenzia una inequivocabile sfiducia politica nei confronti dell'attuale governance da parte della maggioranza dei club facenti parte dell'organico 2014-15. Il Consiglio Direttivo persiste nel tentativo di invalidare l'assemblea tenutasi il 15 dicembre 2014 per i motivi riportati al punto 1 della presente e aggiorna al 9 gennaio 2015 la riunione del Consiglio Direttivo. Il terzo tentativo di golpe si consuma nel silenzio assordante della Figc. Il 9 gennaio 2015 si riunisce il Consiglio Direttivo della Lega Pro. Si dimette un altro consigliere. Dichiara legittima, bontà sua, l'Assemblea del 15 dicembre 2014 e abbandona la tesi della illegittimità sostenuta da Antonio Baldassarre, ex direttore di "Critica Marxista". Il Consiglio Direttivo delibera di chiedere alla Figc di valutare l'ipotesi di nominare un commissario ad acta per il bilancio bocciato dall'assemblea dei club il 15 dicembre 2014; decide di inviare il documento pervenuto il 5 gennaio 2015, firmato dai legali rappresentanti dei club e presentato in base all'art. 9 comma 3 dello Statuto, alla Procura Federale per operare una verifica, di cosa? L'autenticità delle firme?; ignora l'obbligo, intimato con lettera del 3 gennaio 2015 dal Presidente della FIGC, di procedere senza indugio alla convocazione dell'Assemblea inserendo nell'odg quanto richiesto dai club dapprima nell'Assemblea del 15 dicembre 2014 e successivamente il 24 dicembre 2014. Il Consiglio Direttivo convoca, con il chiaro intento di prendere tempo, pensando così di fiaccare la volontà dei presidenti, e di dimostrare il funzionamento della Lega, per evitare i motivi dell'azione di possibile commissariamento da parte FIGC, l'Assemblea della Lega Pro per febbraio 2015, con all'odg il proseguimento dei punti non trattati il 15 dicembre 2014".
Dunque a questo punto quali le conclusioni?
"
Il golpe è consumato, le violazioni statutarie sono enormi, l'inadeguatezza nel governare è palese.
A ciò si aggiunge la vergognosa azione perpetrata nei confronti dei club esplicitata nella richiesta di verifica dell'autenticità delle firme apposte sul documento di richiesta della convocazione dell'Assemblea. È da sottolineare che tale richiesta di indagini sulla veridicità delle firme dei loro colleghi viene sottoscritta dai presidenti Pasini del Feralpisalo', Baumgartner del Sudtirol, Mattioli della Spal, Vavassori della Pro Patria, Barilli della Reggiana".
Quali saranno le prossime mosse?
"La vicenda non ha bisogno di alcuna precisazione, in un Paese normale le Autorità Istituzionali superiori, preposte a far rispettare le regole, sarebbero già dovute intervenire. Forse dovrebbe chiedere lumi nel merito il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega allo Sport o no? Siamo di fronte ad una situazione di inaudita gravità nella violazione dello Statuto della Lega Pro e di conseguenza dello Statuto della FIGC. Ci sono gli estremi affinchè il CONI intervenga in merito al commissariamento della FIGC e di conseguenza della Lega Pro, considerando il fatto che al 31 dicembre 2014 non risulta approvato il bilancio 2013-14 e, altresì, non è stata fissata la data, ad oggi, dell'Assemblea della Lega Pro per metterlo alla approvazione. La ricostruzione della successione dei fatti è la più oggettiva possibile. Per amor di patria non si è raccontato delle violazioni fatte nel tentativo di coartare la volontà dei Presidenti dei club: i presidenti da protagonisti si tenta di farli diventare vassalli. Ai Presidenti, solo a loro, spetta il diritto democratico di decidere cosa sia meglio fare. Al Consiglio Direttivo della Lega Pro compete di rispettare quanto chiesto dalla stragrande maggioranza dei Presidenti. Al Presidente della FIGC di esercitare, finalmente, il suo ruolo di garante. Al Presidente del CONI, in assenza di una attivazione del Presidente della FIGC, di svolgere il suo compito, di sovrintendere al rispetto delle regole sportive".
Ai presidenti dei club di Lega Pro che dice?
"Certamente di vigilare e tenere la guardia alta, sono i soliti titoli di coda della caduta di un regime, a cui si aggiunge la triste storia di un re travicello. Il regime non cede, sta nel palazzo asserragliato ed è circondato dal suo 'cerchio magico'. Fino a quando plasticamente gli crolla il palazzo in testa. Qui, si aggiunge la storia del re travicello, assillato da una strega malvagia che lo costringe a non fare. Cari presidenti, avete e vi sarà riconosciuto il merito di aver salvato le vostre aziende calcistiche e avviato un progetto di riforma del calcio italiano. Non è poco".

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