Gli eventi della partita
di ieri mi ha riportato alla mente la scena di “Rocky V” in cui il pugile
cinematografico sembra cadere sconfitto sotto i colpi inferti dal suo allievo
Tommy Gunn. Invece, quando tutto sembra perduto, ecco che Rocky ha la forza di
rialzarsi grazie all’intervento del suo antico maestro Mickey che, dall’aldilà,
lo incita a continuare perché non ha ancora sentito la campana. Così Rocky fa
quanto chiestogli dal maestro, si rialza, suona come un tamburo il suo
avversario e porta a casa l’ennesima vittoria.
Ebbene finalmente ieri
anche i nostri giocatori hanno dimostrato che, come Rocky, non hanno sentito la
campana e hanno la forza di risollevarsi. Il pugile cinematografico batteva i
suoi avversari con il cuore e la dignità e i nostri ragazzi hanno dimostrato
che, se vogliono, hanno queste caratteristiche, sebbene siamo usciti sconfitti.
Potremmo dire che il risultato di questo match si avvicina al primo film di
Rocky in cui perde ai punti ma esce come vero vincitore dell’incontro.
La speranza è che questa
reazione non sia un “fuoco di paglia” ma lo scatto d’orgoglio che tutti noi
chiedevamo perché possano dimostrare a chi ci e li comanda che noi il cuore e
la dignità li abbiamo, per quanto riguarda loro … a voi l’ardua sentenza.
Ieri noi, e finalmente i
nostri ragazzi, abbiamo dimostrato alla nostra dirigenza che noi non abbiamo
ancora sentito la campana perché pure noi, dal cielo, abbiamo un nostro Mickey
che ci sprona.
Permettetemi di dedicare
queste righe a mio zio Angelo che oggi è venuto mancare, il quale, sebbene
tifasse Napoli, si è sempre interessato alle vicende della nostra Pro Patria …
mantenere la lucidità non è mai facile ma io sono sicuro che con l’aiuto di mio
zio, come ha fatto proprio Mickey da lassù, mi dia la forza di trasformare il
dolore nella gioia del suo ricordo.
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