Stamattina molti tifosi
si saranno svegliati con un terribile mal di testa figlio di una sbornia
epocale durata una settimana, e cioè dalle 18 di sabato scorso fino alle 21
circa di ieri.
Per tutta la settimana
tutti noi, compreso il sottoscritto, hanno vuotato fior fiori di bicchieri,
bottiglie e damigiane di “Salvezza”, un nuovo liquore lanciato sul mercato che
è andato a ruba, in quel di Busto, e ha dato alla testa a tutti. Purtroppo per
noi il lancio promozionale è durato solo una settimana e, una volta terminato
il suo dolce effetto, eccoci ripiombati nell’amara realtà di tutti giorni.
Scherzi a parte questa
metafora di una sbornia smaltita mi è sembrato il modo adeguato per raccontare
la nostra realtà del momento. La prova gagliarda di sabato scorso ha dato forse
l’illusione a tutti sul futuro cammino delle nostre Tigri che si sperava fosse
finalmente positivo senza più incappare nelle prove offerte ieri e nelle volte
scorse. Questa purtroppo è ahimè una squadra “scorbutica” che alterna
prestazioni positive ad altre negative e questo certamente non giova ad una
classifica a cui serve ossigeno e non azoto per risalire la china e salvarsi.
Torno a ripetere che sarebbe errato puntare tutto sulla singola gara con il
Pordenone; dobbiamo cercare, gara dopo gara, di “raschiare il barile” e fare
come le formiche, e cioè stipare punti su punti per farli pesare al momento
debito.
Purtroppo per noi in
queste ultime gare il nostro reparto avanzato, il nostro fiore all’occhiello,
non passa un gran momento di forma. Anche nel match con il Sudtirol si è vista
la fatica del reparto a concretizzare le occasioni che arrivavano; certo è che
bisogna continuare a sostenerli e non dargli addosso perché se erano bravi
prima non possono essere diventati improvvisamente dei “brocchi”.
Nota positiva della
giornata la presenza del presidente Filippi sugli spalti; a parte la vicinanza
Modena-Mantova rispetto a quella Modena-Busto, speriamo che sia un segnale
positivo per il futuro di un reale impegno di questa persona, a detta di chi lo
conosce seria, nella Pro Patria.
Infine quindi,
nonostante la sconfitta, e in luce anche della presenza di Filippi, non bisogna
perdere l’entusiasmo perduto da poco augurandoci di riassaporare presto quel
liquore “Salvezza”, auspicando che il suo effetto sia eternamente durevole e
non solo figlio di una sbornia.
Andrea D'Emilio
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