Domani alle ore 17.00 la Pro Patria torna in campo allo
Speroni, dopo tre trasferte semi amare che hanno portato a casa solo un punto,
contro la Feralpi Salò. La squadra condotta dall’ex tigrotto Beppe Scienza rappresenta uno degli ultimi amari ricordi della
tifoseria per il play off perso ai tempi di mister Novelli. Su quella giornata
sono stati spesi fiumi di inchiostro e ognuno la pensa come vuole, fatto sta
che ancora una volta la Pro Patria e i suoi tifosi tornarono a casa con le pive
nel sacco con la certezza di non meritarselo.
Domani sarà la prima di cinque finali che dovranno
allontanare la squadra di mister Montanari dall’ultimo posto che vorrebbe dire
una umiliante retrocessione immediata in serie D. Nel corso dell’allenamento di
ieri si è fermato prudenzialmente Calzi per una borsite che lo affligge da
qualche tempo, mentre in campo si sono provati due diversi tipi di disposizione
tattica. Mister Montanari ha curato anche aspetti relazionali tra i giocatori
in campo, invitandoli a comunicare di più. Sembra proprio che la materia in via
Cà Bianca richieda costantemente la necessità di essere richiamata e
ottimizzata, quasi fosse un difetto di fabbrica.
Con la squalifica del recidivo Guglielmotti, la difesa vedrà
in campo Botturi, Lamorte, Pisani e Taino, mentre i dubbi sono concentrati a
centrocampo con scelte legate al modulo che verrà scelto dall’allenatore.
Certo è che la rosa composta da moltissimi giocatori (
alcuni persino sconosciuti)consente soluzioni numericamente vaste, ma
qualitativamente mediocri, per cui non si può chiedere a Montanari nessun tipo
di miracolo. Forse, se si fosse diversamente sondata l’attendibilità di talune
gestioni sportive, oggi la Pro Patria sarebbe in altra posizione di classifica
e il mister potrebbe evitarsi ogni creatività tattica per far quadrare il
cerchio.
Flavio Vergani
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