L’impegno sulla carta
(e non solo) era più che impegnativo, o meglio visto il nostro andazzo generale
era una vera e propria “mission impossibile” con questo Cittadella che viaggia
con il vento in poppa. Ciò però non giustifica quello che ho in visto in campo. Magari con queste mie
affermazioni non sarò popolare però l’unico impegno che ho visto in campo quest’oggi,
perché in quanto a gioco, idee e voglia non ho visto nessuna delle tre, è stato
quella della continua lamentela e polemica nei confronti dell’arbitro ad ogni
sua decisione. E’ vero, dall’inizio di questo campionato ne abbiamo viste di
“cotte e di crude” verso la Pro, e infatti i nostri dirigenti hanno fatto bene
a sottolineare questo nostro disagio. Oggi però nulla mi fa gridare allo
scandalo o ad una partita persa per colpa del fischietto, al quale l’unico
appunto cui mi sento di fare è il non aver sanzionato, con un calcio di
punizione a due nell’area avversaria, un retropassaggio che, a norma di
regolamento, l’estremo difensore non poteva prendere di mano, cosa che invece
ha fatto. Per il resto il fuorigioco sul terzo goal non c’era e non è colpa
certamente dell’arbitro se Montini protesta così veemente (venendo quasi allo
scontro fisico) da meritarsi il rosso, non è certo colpa del direttore di gara i
nostri atavici errori difensivi su tutti i tre goal. Semmai i colpevoli sono
solo coloro che scendono in campo. Sui ritardi che la
nostra squadra ha accumulato verso gli altri, sia in termini di rosa sia di
preparazione, sono ben risaputi ma ciò, come ho ripetuto la scorsa volta, non
deve essere un alibi per chi scende in campo. Io credo nella bontà della nostra
rosa, non ritengo che sia da buttare via, semmai dovrà essere integrata alla
prima vera finestra di mercato, quella di gennaio, che questa nuova dirigenza
affronterà, dato che quella estiva non è mai esistita. La domanda che sorge ora
spontanea è questa: questi ragazzi cosa hanno intenzione di fare? Sinceramente
lascia più che perplessi questo cambiamento d’atteggiamento e di gioco di
partita in partita; per esempio contro il Lumezzane abbiamo visto un primo
tempo davvero convincente mentre oggi, in entrambe le frazioni, abbiamo
assistito ad uno spettacolo non degno di chi paga per venire a vedere la
partita. Possibile che dopo un mese e mezzo non si sia ancora trovato il ritmo?
Possibile che non ci si è ancora imparati a conoscersi? Possibile che, a
distanza di pochi giorni, ci si dimentichi degli schemi di gioco così ben
applicati nel primo tempo a Lumezzane, nonostante il recente cambio di panchina?
Come mai quindi assistiamo a continui passi indietro invece che in avanti? Adesso è ora di
guardarsi negli occhi e capire cosa si vuole fare: rimboccarsi le maniche e
uscire da questo “buco nero” in cui ci siamo cacciati o trovare ogni
spiegazione, logica o non, per spiegare i propri insuccessi, come quando per
esempio lo si faceva a scuola con i genitori quando si prendeva un brutto voto?
Ora basta alibi e
giustificazioni … giochiamo e facciamo vedere di non essere lo zimbello della
Lega Pro e di essere degni della casacca che indossiamo.
Scusate lo sfogo …
sempre e solo forza Pro!
ANDREA D’EMILIO
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