La Gioebiua, una tradizione che unisce i bustocchi che per
una volta lasciano giù i ferri del mestiere e si ritrovano tutti insieme per
ricordare il passato con gesti semplici ma profondi. Un falò che scalda i cuori, scintille di nostalgia di quando
si andava di fronte alle “Poste” di via Mazzini in attesa dell’evento. Un
freddo cane, ma guai a mancare. Si torna un po’ bambini, quanto mancano quegli inverni veri.
Anche ieri la piazza si è riempita per fare festa. Con le chiacchiere del “Colombo”
a deliziare i palati. A pochi metri la nostra festa, quella del Pro Patria Club.
Un incontro di amici, semplice, ma ricco di significati. Bastava guardare il “Giordano”
che ce l’ha messa tutta per far sentire a proprio agio i presenti. E che dire
del “Giulio”, il maestro dei bruscini? Chissà quanto pagherebbero i vari “Masterchef”
per conoscere la sua ricetta che li rende imbattibili. Altro che Cracco, è lo “Stagni”il
re dei bruscini! Vogliamo parlare del “Giannino”? Fatevi mancare tutto nella
vostra vita, ma non il limoncello "made of Gallazzi". La solita serata che ogni volta sembra diversa, brilla di
luce irradiata dai sorrisi di chi sta bene insieme. C’era anche Patrizia Testa e questo ci rende orgogliosi. Lei
non manca mai e finalmente la gente percepisce vicinanza positiva con la
società. Patrizia ha ridato a questa gente la normalità perduta. Ha riannodato
un filo spezzato, ha rigenerato un feeling basato sulla considerazione di chi
da troppo tempo si sentiva trascurato. Un sentimento di gratitudine che si è avvertito con
intensità tra la gente che ha prodotto una magia. E’ nata una coesione di
intenti e un rispetto del suo agire che a volte sorprende se paragonato al
recente passato. Questione di alchimie che producono formule esplosive o
magiche pozioni, il segreto sta nel formulatore che deve essere bravo a
produrre benefici e non controindicazioni. A volte si sta meglio di quando si stava peggio, anche se la
formula sembrava vincente. Patrizia è bustocca come i bruscini e chi viene da fuori non
li potrà mai cucinare come il Giulio. Sono sapori diversi, anche se a volte parrebbero più raffinati nella qualità e nel costo delle materie prime. Poi, gran finale con le chiacchiere per confermare una voce
del passato che diceva che Busto è piena di chiacchiere. Si, soprattutto alla Gioebiua, ma non solo. Su questo non
sbagliava. Ma, come diceva l’”Alberto” chissà come mai a Legnano e Varese cala
la popolazione mentre a Busto aumenta. Questione di servizi diceva l’assessore, noi abbiamo due
stazioni, abbiamo scuole superiori di livello, abbiamo appuntamenti culturali che altri non
hanno… Noi aggiungiamo che abbiamo la Pro Patria che altri non
hanno... e mai l'avranno.
Bruscini, chiacchiere e limoncello…adesso che è finita la festa,
diamo una mano alla Testa.
Mancavi solo tu Simona...ma è come se ci fossi stata..un abbraccio, ovunque tu sia.
Flavio Vergani
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