La Pro Patria perde per due a uno a Cuneo in una gara dove
si sono viste due grandi novità: la neve che per la prima volta nell’anno è
scesa copiosa sul manto erboso di Cuneo e Montini la rediviva punta tigrotta
assente dallo scorso novembre. Un ritorno con un goal che non è servito ad addolcire il
sabato dei tigrotti in caduta libera nel 2016 con una serie di sconfitte
impressionanti. Mister Pala mantiene fede alla tradizione mandando in campo
la diciassettesima formazione diversa nelle diciassette partite nelle quali ha
condotto la Pro Patria, inventandosi un finale con in campo tutte, o quasi, le punte
di cui dispone: Montini, Vettraino, Santana, Marra con i supporto di Zaro
quanto a centimetri in mezzo all’area. Più che le punte serve il temperino visto che tutte insieme
non bastano per pareggiare la partita, nonostante un secondo tempo di grande
impegno da parte dei tigrotti orfani di capitan Ferri. L’altra punta, o presunta tale, ossia Ravasi, preferito a
inizio partita a Marra si dimostra non pronta per la categoria con una gara
anonima e sterile sotto tutti i punti di vista. Ci si chiede quale sia il
motivo per il quale si è scelto di “rinforzare” la rosa bustocca con un
giocatore assolutamente non incisivo nella soluzione dei problemi offensivi.
Marra, perlomeno, aveva realizzato 14 reti nel campionato di serie D, Ravasi
nemmeno quelli. Onde per cui è davvero paradossale la scelta di portare a Busto
l’ennesima punta con “zero tituli” sul proprio curriculum. Insomma, non è sempre colpa dell'arbitro e chi non ha peccato scagli la prima pietra. Infine, da quando mister Pala ha dichiarato che la Pro
Patria avrebbe onorato la maglia lottando su tutti i campi è iniziata una
parabola discendente che dai molti pareggi di qualche tempo fa ha portato un
filotto di sconfitte senza fine. Forse, una riflessione sulla performance della
squadra andrebbe fatta e qualche spontanea decisione presa. D’accordo
retrocedere, ma non raggiungere nemmeno la doppia cifra in classifica è
umiliante in tutti i sensi. Con o senza i punti di penalizzazione. Non può
sempre essere colpa degli altri. Perdere con Renate, Lumezzane, Cuneo e pareggiare con l'Albinoleffe non è certo un' impresa impossibile. Ci si aspettava qualcosa in più, soprattutto con un Ferri e un Santana in più.
Flavio Vergani
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