Se il pareggio di oggi
non ci condanna matematicamente alla retrocessione poco ci manca. Un pari
infatti che sa di sconfitta in virtù della contemporanea vittoria
dell’Albinoleffe contro il Cuneo, mettendo così tra noi altri due punti che
pesano come un macigno. Forse solo la scarsezza dei bergamaschi (che a conti
fatti con noi hanno perso 5 a 2) ha tenuto aperto la speranza dei play out
piuttosto che la nostra tenacia.
Il cambio di panchina,
che reputo giusto vista la rottura tra mister e giocatori, secondo me ha
dimostrato, e mi duole dirlo, come probabilmente i problemi fossero non nella
guida tecnica ma nei giocatori i quali, e parla la matematica, si sono
dimostrati non all’altezza di reggere questa categoria.
Oggi in campo si è
visto forse un po’ più di tenacia e voglia di fare e proporsi, come dimostra
l’aver recuperato lo svantaggio iniziale, cosa che magari in altre partite non
saremmo riusciti a fare. Ciò però non è basta per tentare quel recupero ormai
praticamente impossibile all’Albinoleffe, a meno di repentini cambi di marcia
che però vedo difficili (e soprattutto tardivi) dato che fino ad ora non ne
abbiamo visto l’ombra. Tante parole ma pochi fatti. Mi permetto pure di
suggerire di non cambiare la guida tecnica visto l’ormai traguardo praticamente
irraggiungibile. Si risparmierebbe qualche soldino …
E’calato allora
definitivamente il sipario? Personalmente ritengo di sì (anche se mi piacerebbe
essere smentito) dato che anche in caso di restituzione miracolosa dei tre
punti di penalizzazione le possibilità rimarrebbero bassissime. Vedendo
l’intera stagione mi sorge spontaneo anche chiedermi se mai il sipario si sia
alzato, e che forse tanti si siano cullati nell’ampio credito dato da noi
tifosi a questa squadra solo per le note vicissitudini che l’avevano portata a
nascere.
Forse è veramente arrivata
l’ora di “buttare” in campo i ragazzi delle nostre giovanili; avremo almeno un
finale meno amaro, magari troviamo pure qualche bravo ragazzo da lanciare e se
sbaglieranno e prenderanno cinque gol, loro si che avranno delle
giustificazioni. Il tutto però già pianificando chiaramente il futuro; chi ci
sta e vuole rimanere con noi a lottare per risalire sarà il ben accetto, chi
invece pensa il contrario forse è meglio che prenda la sua barca, lasci il
nostro porto e attracchi in altri lidi. Per il bene della Pro Patria!
Forza Pro!
ANDREA D’EMILIO
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