A quante siamo?
Sinceramente ormai ho perso il conto, forse è meglio chiedere al mio amico
Andrea Scalvi, il nostro statistico (vero guru nell’indovinare quest’oggi le
sostituzioni), con il quale ho assistito alla partita. Quel che è peggio è che ormai
è quasi diventata un’abitudine commentare una sconfitta della Pro Patria.
Sembra passata un’eternità dall’unica vittoria colta con la Cremonese; anzi pare
persino trascorsa una stagione talmente “poche” cose sono nel frattempo successe.
Nella domenica delle
Palme si sperava anche noi di gridare un “Osanna” (Alleluia forse è troppo) ma
purtroppo siamo ancora lì, inchiodati su quella croce da ormai troppo tempo,
sperando che presto o tardi un Giuseppe d’Arimatea venga a tirarci giù da lì.
Oggi l’avversario era
quell’Alessandria “dei miracoli” arrivato fino in semifinale di Coppa Italia;
cosa poteva fare la “piccola” Pro Patria contro questo gigante? Seppur il
risultato sembrava scontato, ecco però che i nostri ragazzi in campo hanno tirato
fuori una partita tutta di volontà che però non fa rima con vittoria o punti.
La Pro infatti esce nuovamente sconfitta dal suo stadio ma almeno ha tirato
fuori quel poco di carattere che si chiedeva da qui alla fine. Certo, nulla di
eccezionale, ma vedere alcuni componenti della nostra rosa lottare su ogni
pallone deve aver fatto certamente piacere al pubblico bustocco. Prova della
mie parole è il confronto acceso tra la tifoseria alessandrina e il proprio
capitano a fine gara; i tiri di Santana e Coppola nel finale, che solo la
bravura del portiere piemontese ha impedito il nostro più che meritato
pareggio, unita alla pochezza in avanti di una squadra con ben altre ambizioni
(e che ha visto ben altro calcio quest’anno) ha fatto sudare e storcere il naso
al pubblico ospite che, vista anche la nostra classifica, si aspettava ben
altra prestazioni dai suoi. Soprattutto a me personalmente è piaciuto molto il
giro palla che abbiamo avuto che però purtroppo, il più delle volte, è fine a
sé stesso se non si arriva mai ai tirare in porta.
Tirando le somme
partita volenterosa, un po’ di sfortuna in alcune occasioni ma, a conti fatti,
ennesima sconfitta che oramai, di giornata in giornata, ci avvicina al poco
invidiabile traguardo della Serie D.
Quale futuro ci aspetta?
Difficile dirlo … sappiamo solo che ha realmente a cuore questa squadra farà (e
forse sta già facendo) di tutto per ridarle quella dignità calpestata in questi
anni. E tutti noi saremo a fianco di chi ci vuole bene! Forza Pro!
ANDREA D’EMILIO
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