Come va “Giampa"?
Sto bene, quest’ anno mi ha un po’ infastidito la pubalgia,
ma adesso va molto meglio. E’ terminato un campionato denso di soddisfazioni
nel quale ho segnato quattro goal. Eravamo obbligati a vincere e abbiamo vinto,
peccato solo per la finale scudetto dove siamo arrivati un po’ scarichi.
Hai seguito quello che è successo a Busto?
Certamente si. Leggo tutti i giorni il blog del Pro Patria
Club per cui sono informatissimo. Ho sofferto per la situazione della Pro
Patria nella quale gioca Pisani che considero un fratello. Purtroppo, troppi fattori
hanno causato quanto accaduto. La stagione è partita troppo tardi, pensa che a
Venezia da un mese stanno programmando la prossima, per cui è chiaro che chi
ritarda poi paga le conseguenze. Inoltre, le dieci sconfitte consecutive e la
paura dei venti punti di penalizzazione hanno influito negativamente sul
campionato. Sono certo che l’organico della Pro Patria è migliore rispetto a
chi si è salvato o sta giocando i play out. Santana, Ferri, Pisani, D’Alessandro
e Montini sono giocatori di qualità.
E’ vero che nel mercato di Gennaio sei stato contattato per
un ritorno a Busto?
Confermo, ho incontrato Patrizia Testa per trovare il modo
di tornare in biancoblù, ma il Venezia non ha voluto liberarmi e così non si è
fatto niente.
Che differenza hai trovato tra i tifosi di Busto e quelli di
Venezia?
Nonostante la vittoria in campionato a Venezia si sono visti
4000 spettatori solo in occasione del derby. Nelle altre partite si arriva a 1200 spettatori. Per un tifoso locale andare allo
stadio significa prendere il battello alle 11 di mattina e tornare a casa alle
8 di sera. Questo non aiuta. Si attende lo stadio su terraferma da oltre 30
anni, ossia ai tempi di Zamparini, ma ancora non si vede all’orizzonte.
Certamente la passione è rinata dopo questa vittoria in campionato, ma i due
fallimenti subiti in pochi anni pesano ancora. Busto è una piazza passionale
che mi è rimasta nel cuore.
Quindi torneresti volentieri a Busto Arsizio?
Mi vedrò in settimana con i dirigenti del Venezia per capire
il mio futuro. Certamente se la Pro Patria dovesse chiamarmi tornerei di corsa. Non
mi interessa la categoria e l’ho dimostrando venendo in laguna in serie D.
Conta la programmazione e le persone che supportano il progetto.
Beh, a Busto non siamo messi così male con Patrizia Testa
e Salvatore Asmini…
Patrizia Testa è innamorata della Pro Patria ed è la persona
giusta per regalare ai tifosi le soddisfazioni che si meritano. Con persone
come lei si ha la certezza di una dirigenza seria che non ha come obiettivo
quello di lucrare. E, oggi come oggi, non è facile trovare profili del genere.
Asmini era con me alla Sampdoria quando mi portò a Genova dalla Castellettese.
C’era lui e Marotta e credo che questo basti per certificare la sua competenza
calcistica. Ha avuto qualche problema di salute che lo hanno consigliato di
staccare un po’ la spina, diversamente anche oggi sarebbe in serie A o serie B.
Quindi, Asmini Testa fuori dal campo, Calzi con Santana,
Ferri, Pisani in campo. Un sogno o una possibile realtà?
Oggi vivo a Treviso, se dovessi andare via da qui l’unica
opzione che prenderei in considerazione sarebbe una squadra vicina a casa mia.
Insomma, hai già capito dove andrei…
Senti ancora i tuoi ex compagni della Pro Patria?
Si certo, sento Pisani, Nossa, Bruccini, Sala,Taino, tutti amici con i quali ho passato ottimi momenti.
E Vavassori…?
No, non l’ ho più sentito. Seguo solo la Pro Patria e il
Montevarchi delle mie ex squadre. La Reggiana per me è solo un triste ricordo,
non mi sono trovato bene a Reggio e credo nemmeno lui visto che se ne è andato
Ci vediamo presto allo "Speroni"?
Per ora pensiamo alle meritate ferie, poi vedremo…è chiaro
però che la Pro Patria fa parte di me. Per cui, se ci fosse la possibilità non mi tirerei indietro.
Oppure, ci vediamo per Pro Patria Venezia in Lega Pro. Una curiosità , se
dovessi segnare un goal ai tigrotti esulteresti?
Assolutamente no. I colori biancoblu sono tatuati sul mio cuore
Flavio Vergani
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