La 7^ Festa della Birra è terminata con il botto. L’esibizione
della Sugar Band ha lasciato senza parole. Uno spettacolo di grandissimo
livello artistico che ha rappresentato il vero e proprio “dulcis in fundo”che
non poteva che essere servito da Zucchero. Crediamo che difficilmente in zona
si sia visto di meglio vista l’assoluta performance della tributo band. Davvero
un peccato che il team della Pf Sound, che ha ottimamente gestito la parte tecnica
della tre giorni, abbia dovuto spegnere gli amplificatori alle ore 23 per far
rispettare le regole e far tornare Busto nel suo solito silenzio. La gente
avrebbe cantato tutta la notte sulle note della Sugar Band e ne avrebbe avuto tutte le ragioni visto la gioia e la serenità trasmessa dalle note che hanno riempito l'aria del Museo del tessile. In casa Pro Patria Club è già tempo di bilanci
che appaiono decisamente positivi e non ci riferiamo alla parte economica in
quanto non è certamente questo l’obiettivo della kermesse. Il presidentissimo
Centenaro ha sposato un progetto che ha un’anima sociale e non certamente
commerciale. Gli obiettivi erano chiarissimi: un’occasione di solidarietà con
la devoluzione ad Anfass di un importante contributo e la possibilità di
offrire a Busto un week end di divertimento e di socializzazione con i colori
biancoblù a far da sfondo. Per cui, viene da sé, che il bilancio appaia fin da
subito molto positivo e premia l’impegno di una squadra instancabile che da
mesi si è prodigata per allestire lo show. In particolare ricordiamo Giovanni
Pellegatta vero e proprio “deus ex machina” dell’organizzazione che ha saputo
presentare tante novità e tanta qualità in questa festa che è diventata un
punto di riferimento del panorama locale. Qualità assoluta in cucina con
offerte differenziate e di alta qualità con varietà di birra, vera regina della
manifestazione, davvero apprezzabile, musica top quality e la presenza
degli espositori dell’artigianato locale sono stati i “kpoint” a valore
aggiunto che hanno dipinto il capolavoro del Pellegatta e company. Tanta fatica
premiata con tanta soddisfazione per i ragazzi e le ragazze in maglia arancione
che ricordavano quell’Olanda che aveva fatto del collettivo la sua arma
migliore. E, al Museo del tessile, la squadra ha funzionato perfettamente
mettendo in fuorigioco tutti gli elementi negativi che di volta in volta si
sono presentati prima e durante la partita, fino alla vittoria finale che assomiglia ad un trionfo. Davvero
singolare notare che il più grande problema rilevato sia sinonimo di un grande
successo. Le lunghe attese rilevate alla distribuzione del cibo nella giornata
di sabato dimostrano la grandissima affluenza di pubblico registrata che ha
mandato letteralmente in tilt il team della cucina. Un’onda che ha
letteralmente saccheggiato tutto quel c’era lasciando di stucco anche il più
inguaribile ottimista che certamente non si aspettava tale impatto.
Mentre scriviamo la squadra del Pro Patria Club è ancora al
lavoro per lo smantellamento delle strutture per cui vogliamo raggiungerla con
il ringraziamento del Presidente Centenaro che ieri sera a fine concerto ci ha
pregato di estendere a tutti il suo abbraccio per la dedizione e la passione
con la quale tutti hanno lavorato per vincere la partita. Ci sarà un momento
dedicato dove sarà lui stesso a stringere la mano a tutti, ma oggi è giusto
dare merito a chi si è speso per portare a casa l’ennesima vittoria per il club
di via Pozzi.
Flavio Vergani
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