Mister Bonazzi non cambia prefisso, compone il 352 e la
linea suona libera. Risponde Vittoria, una “bonazza” che fila con il mister da
ben tre domeniche consecutive. Se sono rose fioriranno, per ora siamo al
fidanzamento dopo una vita da single pericolosamente vissuta in quel di Busto. La Pro Patria è un’altra squadra rispetto a quella vista a Ponte
san Pietro. Concede poco agli avversari, ha fame, voglia, grinta e corsa. Tutto
questo al netto delle assenze di Santana, Mauri, Cappai e Di Sabato. Il Dro
squadra ruvida, ma sterile da centrocampo in su, non sfrutta una ripartenza nel
primo tempo che avrebbe potuto cambiare la partita e viene punita da un goal di
Zaro allo scadere del primo tempo. Soave, allenatore del Dro, in sala stampa
faceva sapere che il goal è da considerarsi irregolare in quanto il regolamento,
a suo avviso, parla chiaro quando dice che scaduti i minuti di recupero il
calcio di punizione non si deve battere. Lo stesso regolamento, a nostro
avviso, dice anche che se il fallo è stato commesso prima dello scadere del
tempo lo si deve battere. Unica eccezione alla regola il calcio d’angolo. Detto questo,
occorrerebbe anche capire cosa dice il regolamento sulla rimesse laterali
battute da un giocatore del Dro come se avesse una balestra al posto del
braccio con uno stile che di regolamentare aveva davvero poco. Su arbitro e
guardialinee stendiamo un velo pietoso visto che ne hanno fatte peggio di
Bartoldo e torniamo ai tigrotti. Nel secondo tempo, rimasti in dieci per l’espulsione di
Angioletti, i tigrotti chiudevano la gara con
una rete di Bortoluz, una punta che sta chiudendo la bocca ai molti che
lo avevano pesantemente contestato a inizio stagione. Per lui possibile
presenza al prossimo torneo di Viareggio con la maglia del Torino e occhi puntati
d parte di diversi operatori di mercato. Chapeau! La prova della Pro Patria è stata convincente a livello di
gioco corale e disimpegno personale dei singoli giocatori. Trame di gioco a
volte spettacolari, schemi oliati e sensazione di avere sempre in mano la
partita. Davvero si fatica a capire come questa squadra possa avere dieci punti
di distacco dalla prima, ma lo si comprende quando si pensa alle prime partite
nelle quali ci si è suicidati con un modulo che non è risultato figlio di
questa squadra. Ferraro in versione blindata, Santic signore del centrocampo,
Pedone che risale il campo quasi fosse una scacchiera per diventare Regina,
anzi Re della partita, Barzaghi in versione “Frecciarossa” sul binario di
sinistra, con i giovani Arrigoni e Piras in versione “over” al posto di “under”
rispondono a tono a chi, forte di una presunta (in)competenza quarantennale, li
aveva etichettati come “non di categoria” durante la gara con il Ciliverghe, rifilandogli una serie di epiteti da dietro la ramata che oggi tornano al
mittente con puntualità.
Partita vera anche sugli spalti con clima teso che ha richiesto l'intervento della polizia per sedare gli animi. I tifosi del Dro posizionati in tribuna laterale ( più due in tribuna stampa) non hanno certamente tenuto un comportamento "british" e incuranti del fatto che per fare gli ultrà serve andare in curva, si sono lasciati andare a qualche commento di troppo con conseguente rissa verbale con più di un tifoso
Da segnalare il non fortunato ritorno in campo di Santana
colpito al viso dagli avversari con ferita medicata in stile turbante. Un
episodio forse causa del suo veloce allontanamento dal campo a fine gara con
atteggiamento alquanto accigliato. A inizio gara è stato ricordato Andrea Cecotti con un
omaggio floreale deposto ai piedi del nuovo striscione realizzato dai clubs
cittadini a lui dedicato.
Flavio Vergani
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