La partita? Un monologo Pro Patria che ha incantato con un
gioco spumeggiante e organizzato. Sul campo mister Bonazzi ha tracciato dei
binari e i suoi ragazzi sembrano quei trenini svizzeri scala 1:48 che viaggiano
paralleli in perfetto orario e quando arrivano allo scambio la sincrone è
sempre perfetta.
Allo Speroni ci si diverte, la voce è corsa rapida in città
e oggi si sono riviste le code alle biglietterie. Il posteggio comincia ad
affollarsi e le facce di una volta tornano a farsi vedere. Oggi era la classica
partita “demo” per i nuovi tifosi o per quelli con la puzzetta sotto il naso,
come quel tale che aveva etichettato la metà di questa squadra composta da
gente che poteva giocare al massimo in Eccellenza. Una certezza fondata su una
presunta competenza che è stata spazzata via dal ciclone Bonazzi che prima ha
ascoltato i suoi consigli dietro la ramata e poi fatto l’esatto contrario risolvendo
la situazione di gioco e risultati. Partita demo che spesso nel passato è
andata buca, ma questa volta la storia è diversa. Questa squadra ha spessore in
campo e fuori e non teme niente e nessuno. Figurarsi lo Scanzorosciate che si
potrebbe pensare sia venuto a Busto in versione “Scanso”rosciate. Invece, così non
è stato. I bergamaschi hanno cercato di inventarsele tutte per limitare il
passivo, ma solo l’alleanza del mediocre arbitro è riuscita a contenere i
danni nel primo tempo. Nel secondo lo tsunami ha allagato la porta ospite,
nonostante un guardialinee che è sembrato strabico in più di un’occasione
fermando i tigrotti con fantascientifici fuorigioco.
Davanti le avversarie fanno filotto e le distanze rimangono
immutate,ma domenica ecco lo scontro diretto Monza Pergolettese che darà modo
di accorciare su una delle due o su entrambe. A patto che si vinca con l’Olginatese.
Non un dettaglio vista la vicinanza del match e le cattive condizioni fisiche
di qualche giocatore.
Flavio Vergani
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