Spalti troppo vuoti allo Speroni |
La Pro Patria paga solo l’inizio zoppicante di torneo che la
costringe ad essere ancora nel gruppo delle dirette inseguitrici dei brianzoli,
quando sarebbero i tigrotti a dover essere inseguiti.
La squadra anche oggi ha mostrato meccanismi rodati, schemi di
gioco precisi, interpretazione strategica puntuale e personalità nel gestire il
match.
Chi invece rimane di categoria è il pubblico che sembra non
volersi innamorare di questa squadra. Il colpo d’occhio dello stadio nella
giornata odierna è stato desolante. D’accordo il freddo, d’accordo che alle
12,30 giocava la Juventus, ma gli alibi stanno stretti e, esclusi i soliti
noti che scalerebbero l’Everest con le ciabatte per la Pro Patria, non si sono visti volti nuovi allo Speroni. Anzi, si è rivisto Carletto Regalia uno che di
calcio se ne intende e che quindi non prende freddo per vedere delle “pippe”. Per
cui, se lui che giovanissimo non è e che potrebbe essere ospite di qualsiasi
altra squadra di categoria superiore viene allo Speroni un motivo ci sarà. Tra
l’altro, il Carletto sembra abbia già benedetto Barzaghi come calciatore con i
numeri per fare bene ed è stato un piacere vedere che il giovanotto ha risposto
a tanta stima con un bel goal.
Di categoria rimane anche l’espulsione di mister Bonazzi. In
settimana la Lega dilettanti o meglio la Lega dei dilettanti ha fatto capire
che quel che conta sono le regole e non il buonsenso. Per cui, Lecco e Pro
Patria si accordano per recuperare in data x e la Lega replica con la data y.
Per la serie: qui comando io.
Preso atto di questo, occorre capire che se per tutta la
partita l’arbitro ti invita a non superare la linea che delimita l’area
tecnica, lo devi fare. Punto. Poi, il fatto che si vinca due a zero, il fatto
che mancano pochi minuti alla fine, il fatto che stai solo dando istruzioni a
Casiraghi e non reclamando sono sterili giustificazioni che, seppur inneggiano
al buonsenso,nulla hanno a che spartire con le regole.
Ingenuo farsi mandare fuori proprio alla vigilia di due gare
importanti e dopo essere stati espulsi a più riprese nel passato. Deleterio è
farlo con in una gara dove davvero non si sentiva la necessità di tali
indispensabili indicazioni ad un proprio giocatore visto che il Caravaggio la
porta non l’ha mai vista e solo con un miracolo della Madonna così nota nel
paese bergamasco avrebbero potuto farlo.
Tiratina di orecchie anche alla panchina dove si sarebbe
potuto dare una calmata al mister leggendo in maniera più lucida la situazione.
Flavio Vergani.
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