Si tornerà in campo giovedì alle 15 allo Speroni, con il non
irresistibile Levico Terme. Penultimo con 21 punti, 4 vittorie all’attivo, 9
pareggi e 17 sconfitte. Insomma, sulla carta pronostico secco a favore della
Pro Patria, ma, con le prestazione dei tigrotti di questi tempi, nulla è
semplice e scontato. Si giocherà nel giorno santo del lavaggio dei piedi, con i
giocatori tigrotti che dovranno dimostrare di non lavarsene le mani di questa
situazione nella quale sono precipitati per cause che, loro e nessun’altro
meglio di loro, conoscono. Carnevale è finito da un pezzo e anche il primo di
aprile è passato, per cui gli scherzi sono fuori moda. Per cui serve cambiare
copione per non fa ridere in campo con prestazioni diverse dalle ultime e fuori
dal campo archiviando la storia del dopo Monza, delle presunte conseguenze
psicologiche e della depressione post big match che avrebbe minato la psiche
dei tigrotti. E’ Pasqua, tempo di resurrezione, dopo aver regalato ai tifosi la
perfetta quaresima, ricca di privazioni e sacrifici. Un digiuno che ha
allontanato la squadra dal paradiso del secondo posto, portandola ad un passo
dall’inferno. La parabola tigrotta è atterrata al punto di minimo di una
stagione fatta di otto partite esaltanti e del resto deprimente.
Giustificazioni elargite a palate, alcune condivisibili, altre meno, che hanno
portato la squadra a terminare il campionato in modo peggiore di come lo si era
iniziato. Rimane un ‘unica possibilità per dare un senso alla stagione
che passa da una positiva prestazione nei play off. Impresa ai limiti dell’impossibile, visto che se affrontati da quinti significherà andare a vincere in trasferta,
ossia dove non si è mai vinto durante il torneo regolare. Un pari a Bergamo in
zona Cesarini, ko a Crema, Ciliverghe Mazzano e Monza. Ribaltare il trend
negativo di una stagione in due partite sarebbe una vera e propria impresa.
Tutto è possibile nel calcio se lo si vuole, se si hanno le palle, se si ama e
si suda la maglia. Anche questo un trend da invertire. E’ stato chiesto di valutare il giocatore e non l’uomo.
Perfetto, i risultati dicono che i giocatori sono da quinto posto, adesso
dimostrateci che gli uomini sono da primo.
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