Patrizia Testa fa molto di più di una presidente. Fa la
bigliettaia, ha fatto la taxista, persino la mamma adottiva di qualche giovane
tigrotto. Fa la presidente a 360 gradi. Anzi, a 359 gradi, perché l’unica cosa che
non fa è dare i pizzini all’allenatore per far giocare qualche giocatore. L’unico
conflitto di interesse che aveva lo ha tagliato alla radice. Ha scelto di
affidare ai professionisti stimati la parte tecnica, senza interferire
minimamente nelle scelte e questo è il modo perfetto per dare libertà totale e
responsabilità assoluta. Serve ingaggiare giocatori ex lega pro con costi
importanti per fare la differenza? Ecco l’assegno. Serve portare a Busto
giovani di prospettiva per essere competitivi? Ecco assegno e appartamento.
Serve confermare chi molto costa per via di quello che ha fatto nel passato per
avere un futuro? Pronta per l’ennesimo sacrificio. Serve una struttura con un
direttore sportivo di grande esperienza, un direttore generale fuori categoria
per la serie D e un responsabile del settore giovanile stimato e invidiato da
tutti? Nessun problema, o perlomeno, sia fatta la vostra volontà. Cosa ancora
manca per essere in una società modello? Niente. Zero alibi. La partenza non è
stata perfetta, qualcuno disse che era colpa del comandante, mentre altri
dissero che una nave nuova ha sempre bisogno di tempo per trovare la rotta
giusta. Rotta che fu trovata qualche tempo dopo. Poi, il naufragio di Monza. I
marinai, da li in poi smisero di remare. I motivi? “Ci credevamo e ci è caduto
addosso il mondo”, dissero in coro. Ci credeva anche Patrizia Testa, tanto da
fare la presidente a 359 gradi dall’inizio dell’anno a oggi, non solo per otto
partite. Ci credevano i tifosi che hanno incitato la squadra dall’inizio del
campionato ad oggi. Non per otto partite. La presidente ha pagato e paga, i
tifosi hanno incitato e incitano, i giocatori hanno giocato e non giocano. Mancano gli stimoli? Suvvia, fatelo per lei!
Giocate per lei che vi ha dato tutto quello che volevate, persino vitto e
alloggio a controfigure di giocatori dei quali ne è piena la Valle Olona,
arrivati a Busto da lontano, perché non trovavano posto in Lega Pro, per non
trovarlo nemmeno in serie D. Fatelo per lei che vi ha scarrozzati avanti e
indietro al campo di allenamento. Fatelo per lei che non ha mosso un dito, anzi
ha mosso la mano, per firmare l’ennesimo assegno per portare a Busto un certo
Riccardo Colombo, un fuori quota che si è aggiunto ai vari Santana, Ferraro,
Garbini, Zaro, Di Sabato, Pedone, Ghirardi, Mauri, Cappai. Gente che vale
(forse)il quinto posto? Impossibile da credere, o siete davvero così scarsi? Non sentite, cari tigrotti, un sentimento di
riconoscenza verso questa donna? Non pensate che lei sia lo stimolo che vi
manca? Non vi sentite un po’ a disagio nel guardarla negli occhi quando
ricevete quello che tecnicamente si chiama “rimborso spese”. Non pensate che un
affitto meriti almeno una presenza convincente? Non credete che dobbiate a
questa donna qualcosa di più? Lei vi ha dato molto, vi ha dato tutto. Vi ha
dato quello che in altre piazze vi sareste sognati. Non pensate che dobbiate
lei qualcosa? Oppure, ritenete giusto che dopo Monza tutti debbano continuare a
fare la loro parte, tranne voi? Per una volta pensate
al contrario e immaginate che la società dica che dopo Monza si sente senza
stimoli e senza energie mentali, decidendo di non ottemperare più ai propri
doveri economici e logistici. Cosa ne pensereste? Sarebbe motivazione valida e
giustificabile? Non crediamo. Per cui anche la vostra non è giustificabile. Mister
Bonazzi invita a “svegliarsi”, ci chiediamo il motivo per il quale ci si è
addormentati. Che non valga il contrario? Ossia, che si dorma troppo poco? Come
può una squadra a fine campionato avere problemi di cali di tensione, mentre
tutte le altre viaggiano spedite verso i play off? Mister, questo è affar suo.
Non si può solo denunciare il problema, occorre anche azzardare una soluzione.
Le girandole di formazioni diverse evidentemente non hanno tenuto tutti sulla
corda, visti i risultati. Che non fosse una questione di modulo per i tifosi è
ancora da dimostrare, ma sembra che sia convinzione del board tecnico, per cui
diamola per buona, rimane solo la questione di “testa” che appare fin
troppo semplicistica per spiegare una delusione senza confini. Perdere a Monza “ci
sta”, non crediamo che una partita persa possa far perdere la testa. E,
comunque, c’è un’altra “Testa” che non può essere persa per nessun motivo al
mondo. Una Testa che da sola dovrebbe e deve bastare per trovare quel che serve
per vincere. Avete e abbiamo tutti un debito di riconoscenza nei suoi
confronti. Noi tifosi per quello che ha
fatto per la nostra Pro Patria, voi giocatori per avervi dato tutto e di più
per farvi lavorare al meglio. I tifosi le hanno dato e le stanno dando quel valore che merita, voi, per ora, non le avete dato niente. Se non
sono stimoli questi…
Flavio Vergani
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