Giulio Corradino Corradini, redattore Sportivo
della STAMPA, nel luglio 1911 è
in missione a Parigi. Acquista un numero del “ Echos des Sports “, rimane
affascinato.Rientra a Torino , raduna al Caffè Fiorino in via Po gli amici
Nicola, Ambrosini, Cocchi, Della Guardia, Salvaleschi, li arringa a puntino ed
al termine della riunione i sei si autonominano redazione del Guerin
Sportivo, con occhi aperti sul calcio, il ciclismo, le corse
automobilistiche. L'atto di nascita promette indipendenza, punture di spillo,
manterrà la promessa grazie a Carlo
Bergoglio Carlin, approdato diciasettenne al Guerin
Sportivo nel 1912. Carlin, disegnatore, maestro di sarcasmo, applicato al mondo
del calcio, è il re della rivista. Juventino sino al midollo, bacchetta,
all'insegna della buona satira, arbitri, avversari, ma pure dirigenti e giocatori zebrati.
La prima pagina del “ Guerin Sportivo “ del 10
ottobre 1928 riporta in gran spolvero L’ARALDICA
DEI CALCI e , testualmente cita : “Vediamo
un po’ di assegnare uno stemma gentilizio a tutti i……crociati del presente
campionato. E’ un modo speciale per portarli sugli scudi….per la conquista
della scudetto finale….L’Araldo Guerino non fa che confermare od ideare le
figurazioni naturali e chimeriche che la leggenda conferisce- e conferirà – a
vecchi e nuovi casati”.
L’elenco comprende le ventotto società
partecipanti al campionato di Divisione Nazionale 1928/1929.
Primo simbolo apparente nella lista è il “ Toro “ , quarto il “ Tigrotto
“ di Busto Arsizio, felino dai balzi pericolosi, ma poco amante delle
triglie indigeste. Chiude la rassegna il “ Grillo fiorentino “ allegro, vivace, gran parlatore, saltatore di
prima forza..
Tigrotto
in
assoluto è Carletto Reguzzoni, miglior cannoniere biancoblu” da oltre
un secolo a stà parte” . Lo segue, appena sotto, Lello Antoniotti, TIGROTTO
di GRAZIA (cfr.Bruno Roghi-Calcio Illustrato) sgusciante come
un'anguilla con la palla tra i piedi.
Peppino Meazza troneggia sulla stadio San Siro di
Milano, Silvio Piola su quelli di Vercelli e Novara, pur nativo di
Robbio Lomellina.
Reguzzoni ha giostrato alla pari
con i citati Meazza e Piola : è accomodato al campo di calcio ubicato in via Valle Olona a Busto Arsizio.
Antoniotti, con Meazza allenatore, ha saltato come birilli
cinque avversari, poi, ha depositato il
pallone alle spalle del portiere gigliato Nardino Costagliola. E' stato
l'idolo indiscusso dei tifosi non solo biancoblu : ha invitato al comunale di Busto Arsizio mediamente
130mila spettatori per ogni stagione
ricorrente dal 1947 al 1950.
A Lello, non una targa ricordo,
nemmeno una medaglietta.
Giorgio Giacomelli.
19 aprile 2017
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