I prossimi giorni saranno molti importanti per la Pro
Patria, al di là dell’aspetto sportivo. In gioco l’assetto societario, ma non
solo. Patrizia Testa non fa mistero del fatto che sta incontrando qualche
persona interessata al progetto biancoblù. Da capire se queste persone hanno
identità di soci oppure di sponsor. Probabile la seconda, ma da capire è anche
l’aspettativa degli stessi: sponsor commerciali o partner con voce in capitolo
su aspetti gestionali? I nomi li sanno anche i muri e chi non li sa è perché non
li ha mai chiesti, ma non è questo il punto. Il vero rischio è di rivivere i
tempi degli scorsi anni in attesa di un ripescaggio sperato, ma non sicuro.
Molti, forse troppi, i punti interrogativi disseminati sul percorso del
ripescaggio: la recente sanzione per il calcioscommesse che potrebbe essere un
minus nella valutazione del “must to have”, l’eventuale vittoria dei play off,
la disponibilità del fondo a perdere richiesto dalla procedura. Punti
interrogativi che verranno risolti nel tempo e non tutti allo stesso tempo. La
programmazione della prossima stagione, in genere, parte proprio in questi mesi
dove si stabiliscono contatti con i nuovi giocatori o con quelli in riconferma,
si stendono programmi e si definiscono le strategie. Non conoscere il proprio
destino è senza dubbio un problema che obbligherà a correre, come si è fatto
negli ultimi due anni. La categoria di appartenenza è una variabile
importantissima da definire quando si opzionano dei giocatori. Discorso valido
soprattutto per i giovani migliori che, ovviamente, preferiscono la prima
categoria professionistica rispetto alla serie D. Un fattore di grande
importanza, visto che in serie D la vittoria finale passa per il valore degli
under che pesano per il 36% della formazione che scende in campo. In Lega Pro,
i giovani sono sinonimo di valorizzazione economica, oltre che di contributo
sul campo, per cui è importantissimo identificare i migliori. L’arrivo di sponsor o di soci influisce sul budget
disponibile per il progetto e questo aspetto diventa prioritario nel momento
che si decide il futuro. Insomma, non c’è da perdere tempo, la prossima stagione è
già cominciata e occorre pensare fin da subito al futuro, senza perdere di
vista il presente. Sfida non semplice visto che poco si sa di quello che succederà, ma il rischio di volere troppo per nulla stringere è alto. L'ipotesi ripescaggio da troppo tempo sta condizionando la normalità, sarebbe utile avere da subito maggiori indicazioni sul punto per capire se trattasi di possibilità virtuale o potenziale.
Flavio Vergani
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