La Pro Patria torna alla vittoria regolando il Cavenago
Fanfulla per due a zero (reti di Santic e Di Sabato) dando un calcio alla crisi
sotto il punto di vista del risultato, ma non certamente per quanto riguarda il
gioco e la prestazione fisica.
Avrebbero dovuto esserci le stars bianconere in tribuna,
invece lo si è visto in campo con le due squadre che hanno abolito il colore, tornando alla tv in bianco e nero. Divisa ufficiale per gli ospiti a righe
verticali e Pro Patria con una divisa che ha ricordato la trama di questa
stagione: metà bianca e metà nera.
Tornando alla partita, il Fanfulla è apparso tonico e
brillante a livello fisico e, soprattutto nel primo tempo, ha sfiorato
ripetutamente la rete del vantaggio, rimanendo in partita fino all'ultimo
minuto. Ha fin sorpreso la tenuta atletica dei ragazzi di mister Solimeno che
per 90 minuti hanno tenuto in apprensione la difesa bustocca con ripartenze veloci e organizzate.
Ovviamente, non si poteva pensare che la Pro Patria potesse
guarire in soli quatto giorni dopo il mezzo disastro con la Grumellese. Oggi, era importante vincere e l’obiettivo è
stato centrato. Il tempo dirà se la medicina di Sandro Turotti porterà benefici
in vista dei play off.
La gara odierna ha regalato due momenti di emozione pura: il
primo all’ingresso in campo di Luca Artaria, ex tigrotto protagonista della
promozione in C1. Il pubblico lo ha spontaneamente applaudito per poi salutarlo
lungamente a fine partita. Luca non era e non è un fenomeno a livello tecnico, ma è stato ed è un uomo e un tigrotto vero. Uno che per questa maglia ha dato tutto sé stesso e quindi merita un
posto nel cuore dei tifosi bustocchi. Che sono fatti così, non dimenticano chi ha
saputo sudare la maglia.
La seconda emozione quando ilportiere Monzani, dopo una bella parata con
deviazione sulla traversa, ha scelto il rito abbreviato accusandosi di aver
deviato la palla, concedendo un calcio d’angolo agli avversari prima non visto da
arbitro e guardialinee. Un atto di grande onestà e correttezza, ma anche di
personalità, tenendo conto il rischio potenziale di subire una rete in tale
occasione, con prevedibili polemiche e valutazioni sommarie. Bravo Monzani, numero uno in tutti i sensi
Flavio Vergani
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