Avanti dritta! Sembra questa la rotta scelta da Patrizia
Testa che “taglia la testa” a possibili collaborazioni di nuovi candidati con decisione e tempestività.
Sponsor si, soci con soldi freschi si, gestione sportiva no. In sintesi: io
pago e quindi scelgo. Questa sembra essere la sintesi della sintesi del messaggio presidenziale. Scelgo Turotti, non altri…prendere o lasciare. Meglio
diventare rossi prima che dopo, soprattutto quando l’interlocutore ama “il pane
al pane e il vino al vino”, come intuito dalle dichiarazioni lette ieri. Un
esordio alla “Bonazzi” nei confronti dei tifosi, che, tanto per dirne una,
parlano e chiedono perché ci sono e questo va sempre riconosciuto. Parlano perché
qui, a differenza di altre piazze, la possibilità di vincere esiste ed è
concreta. Non manca lo stadio come in altre realtà vicine che hanno detto no al
ripescaggio per mancanza di strutture. Qui manca solo la vittoria, non altro. Insomma, a Busto l’importante è vincere, in altri posti l’importante
è partecipare. La differenza non è da poco e il modo di essere diventa proporzionale. Patrizia Testa sposa il modello Monza ,sperando di
percorrere lo stesso percorso dei brianzoli, delusi e sconfitti il campionato
scorso e vincenti quest’anno. Cosa manca alla Pro Patria rispetto al Monza?
Poco. I brianzoli hanno una società con un presidente del
territorio, la Pro Patria anche. Un pubblico appassionato e ambizioso, la Pro
Patria anche. Un direttore sportivo come Antonelli che tutti conoscono, la Pro
Patria ha Turotti che non è da meno(capita a tutti di sbagliare, ma il valore è
fuori discussione). La differenza l’hanno fatta l’allenatore, loro Zaffaroni
esperto di serie D ad alto livello, la Pro Patria Bonazzi, che si è
rivelato poco adatto ad una piazza come quella bustocca. Il Monza ha degli
attaccanti da doppia cifra, la Pro Patria no. E, infine, mediamente il valore
dei giovani del Monza è risultata superiore a quelli della Pro, in virtù di una
programmazione a lungo periodo che il Monza ha potuto svolgere e la Pro Patria
no. Allenatore, punta e giovani, questi gli obiettivi della Pro
Patria, chiamata a programmare fin da subito una categoria certa: sarà serie D e
questo aiuta a pianificare al meglio e senza ritardi. La prossima stagione è già iniziata e questa volta senza
ritardi o attese di sentenze. La continuità voluta da Patrizia Testa aiuterà a dare mandato agli uomini di fiducia di lavorare fin da subito per non perdere opportunità. L'esperienza del passato aiuta a crescere, nessuno è nato imparato. L'inesperienza non è un difetto, ma solo uno stato transitorio. Tra qualche tempo si vedrà chi tra esperti e meno esperti sarà salito più in alto. Sempre che interessi salire più in alto. Per perdere non serve una grande esperienza, ci erano riusciti persino Nitti e Collovati.
Flavio Vergani
0 commenti:
Posta un commento