Mario Santana non ha Raiola come procuratore e per questo (ma
non solo per questo) può decidere il suo futuro lontano da qualsiasi
condizionamento. Diceva Mario che” i soldi non saranno un problema per la
riconferma in biancoblù” e così è stato. La fascia di capitano sarà ancora
stretta al braccio del patagonico che ha scelto Busto per tentare la
promozione. Un Santana animato da una forte voglia di rivincita, dopo quanto
accaduto lo scorso torneo. Probabilmente il desiderio di non chiudere la carriera con
una delusione alle spalle ha influenzato la sua decisione, facendogli ritrovare
le antiche motivazioni. Un Santana dal quale i tifosi si aspettano molto in virtù
della sua classe ed esperienza, qualcosa in più rispetto allo scorso anno,
quando nei momenti delicati sembra essersi intristito e demotivato. L’aspettativa
verso grandi campioni come Mario non fa mai sconti e spesso non è solo limitata
agli aspetti tecnici e alla performance sul campo. Serve leadership, carisma,
vicinanza ai più giovani nei momenti difficili. Chi più di lui può essere il
faro che illumina, la roccia alla quale attaccarsi durante le mareggiate, l’esempio
da seguire per i meno esperti? Senza dubbio un ruolo difficile e delicato, ma le grandi
squadre hanno tutte un grande leader. Come non pensare a Mario per questo
ruolo?
Flavio Vergani
0 commenti:
Posta un commento