Fioccano le proposte di marketing creativo per
fidelizzare i tifosi con l’abbonamento alla propria squadra del cuore. In un
periodo dove il calcio, seppur sovraesposto, stenta a presentare numeri tali
che possano far pensare ad uno sviluppo del business ( si pensi ai conti in
rosso di Mediaset Premium con i diritti della Champion league), i brand manager
delle società di calcio si inventano formule innovative per ingaggiare nuovi
tifosi. Recenti gli esempi di Mestre e Reggiana che
propongono due modelli di business diversi per arrivare all’obiettivo. Il Mestre, stabilito un prezzo minimo per l’abbonamento,
lascia al tifoso la scelta di aggiungere una cifra volontaria. In questo modo
il tifoso stabilisce da sé quanto versare nelle casse sociali. Un modo per
coinvolgere il tifoso segmentando il prezzo dell’abbonamento in due differenti
voci : il dovuto e il volontario. A Reggio Emilia si propone una modalità molto
più commerciale con la proposta che prevede a fronte del costo di 100 euro per
un abbonamento di curva sud o di 120 euro per i distinti o 260 euro per la
tribuna centrale, la Reggiana offre un pacchetto di benefit pari a come
minimo 260 euro. Chi si abbona alla Reggiana, infatti, avrà diritto a uno
sconto del 30% sull’assicurazione auto da parte delle Generali, un mese di
abbonamento gratis alla palestra Fit Village e 40 euro di sconto sul cambio
gomme dell’abbonato e della moglie da parte di Euromaster Gomma 2000. In più un
20% di sconto per un impianto di sicurezza per la casa Sirecom. Ossia, un
modello di sponsorizzazione dinamica che propone la misurazione dell’offerta
pubblicitaria tramite la verifica della redemption, in luogo di quella statica che non
restituisce allo sponsor un diretto controllo sul ritorno sull’investimento.
Flavio Vergani
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