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Sei superstiti dopo Legnano Pro Patria anni 20 |
Alesina,
arbitro designato alla gara Aurora Busto-Pro Gorla Ausonia giocata il
15-3-1914 sul campo di via Cesare
Battisti a Busto Arsizio, ne combina di tutti i colori. Sin dall'avvio sorvola
su falli plateali perpetrati ai danni dei padroni di casa, commina sanzioni punitive a scapito dei bustesi,
decreta una punizione a favore degli ospiti con l'attaccante del Pro Gorla
Ausonia in chiara posizione di off side. Parte qualche sasso, uno scalfisce la
punta della scarpa dell'arbitro, il quale rivolge al pubblico perentorie minaccie di sospensione della gara. Al
termine volano cazzotti, pugni e nonostante la buona volontà dei dirigenti e
dei giocatori bustesi, Alesina si porta a casa più d'un livido e qualche
bernoccolo.
A
tre minuti dalla fine dalla gara Legnano-Bologna del 3-2-1952 l'arbitro Tassini
di Verona concede un calcio di rigore che
consente al Bologna di riagguantare il pari( 2 a 2 ). Pronta una raffica
di palle di neve da parte degli inferociti tifosi lilla ed immediata
sospensione della partita. Nel rientro agli spogliato Tassini è colpito al
volto da un pugno sferratogli da un addetto ai lavori in campo. L'arbitro
lascia il campo su camionetta della polizia, tra due ali di folla non
compiacente. Raggiunge la Stazione Centrale di Milano, si ferma a cena con
alcuni colleghi in attesa di prendere il treno e rientrare a Verona. E'
raggiunto da cinque individui, calibro Fonderie.....,si ritrova con qualche
dente in meno. Considerazioni sull'ignobile gesto, inappuntabili, però Tassini
non era andato bene nella gara citata assegnando due calci di rigore al
Bologna( uno dubbio ), non era andato bene nella gara Juventus-Inter al
comunale di Torino con l'Inter sul 2 a 1, penalizzata da due rigori alquanto
commentati in riva ai Navigli in ossequio al poeta milanese Carlo Porta, “ se pù nò ma mi la fò “ .
Tifosi
lilla e biancoblu accalorati su entrambi i versanti sin dai primi anni del secolo scorso, secondo norma tramandata dal Barbarossa in poi. Gli
ospiti venivano invitati a “ sentire un bel niente “, cambiare aria se
cominciava a “ marcar male “.
Non
mi son fatto mancare nemmeno un “ derby” Legnano-Pro Patria dal dopoguerra in
poi. Entravo allo stadio di via Pisacane con le mani in tasca, sortivo ,
pari, senza aggravi si sorta. Una
domenica salutai Musazzi. Cordiale, Felice, mi trattenne un attimo : gli sussurrai
all'orecchio che mia mamma e sua sorella Madelineù la sera prima, attente ad
ogni sua battuta nel contesto della recita “ Và là batèl cà sèm su tùti”,
ridevano ancora il giorno dopo. Nel
1950 Mocchetti e Cerana, presidenti delle compagini Lilla e Biancoblu abbozzarono una fusione tra
le due società, simile, negli intenti( minor costi nello stesso bacino
d'utenza) a quella effettuata un paio d'anni prima tra la Sampierdarenese e l'Andrea Doria, realtà
calcistiche genovesi. Sotto la Lanterna nacque la Sampdoria, nei pressi
dell'Olona Mocchetti e Cerana vennero
lestamente dissuasi dalle risposte negative delle tifoserie
opposte , orgogliose della propria
identità, della loro storia.
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