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Il "piedone" di Pedone |
E’ tornato il campionato. Lungamente atteso da chi un giorno
dopo la fine del precedente è andato in crisi di astinenza. Un vuoto che da qualche
stagione, grazie a Patrizia Testa, non viene riempito dal “vado, non vado”, dal
“mi iscrivo, non mi iscrivo”. Un vuoto totale pieno solo di speranze, sogni e
mezze certezze. Quest’anno le certezze sembravano solide come la dolomia, ma
dal lago di Como era giunto un refolo di vento che portava preoccupazione. Ieri
è tornato il campionato ed è tornata la Pro Patria. In campo, ma anche sugli
spalti. Gente nuova forse poca, ma gente di ritorno certamente si. C’era
persino il “Triestina”. Lui è come una rondine, quando la vedi la primavera è
vicina. I media di Lecco hanno raschiato il fondo del barile per trovare una
soddisfazione e qualcuno ha scritto di una “vittoria sugli spalti”. Molto
soggettivo, ma come sempre l’oggettività è sposata dai numeri. Il tabellino
dice 1012 spettatori presenti. Per vincere sugli spalti ne servivano la
metà(506) più uno: 507. Non abbiamo visto tutti questi lecchesi. Invece, abbiamo visto un certo Patrick Meyergue entrare volontariamente e duramente sul nostro
Pedone, procurandogli i danni che potete vedere in foto.
Episodi intollerabili,
ingiustificabili, meritevoli di una dura punizione. In campo abbiamo visto un ‘orchestra il cui direttore
Javorcic ha subito capito che musica tira a Busto, offrendogli lo spartito
perfetto. I giovani fanno il coro e sono sempre intonati, i musicisti eseguono
la loro parte senza steccare una nota, i solisti fanno l’acuto e incantano la
platea. Si è vista una partita che poco aveva da spartire con la serie D.
Palloni giocati e mai buttati, senso della coralità, gesti tecnici importanti.
Sugli spalti tutti concordi, si è vista una bellissima partita. Al prezzo di
una pizza margherita e questo merita il bis. Scavallata la quota psicologica
dei 1000 spettatori, occorre proseguire con il passaparola. La città deve
sapere che Busto ha una bella squadra ,che gioca, diverte e vince. Un’occasione
per (ri)innamorarsi della Pro Patria e per gratificare chi sta investendo molto,
moltissimo per i nostri colori. Voci da Crema dicono che quanto visto in campo ieri è
qualcosa di eccezionale. Gioco, personalità e individualità, con lo stesso
Serafini entusiasta della squadra cremasca. A Rezzato hanno investito
moltissimo per il doppio salto di categoria. A Bergamo è sbocciato un bomber. Insomma, servirà che l’onda
biancoblù sia alta, forte, tesa e coesa per vincere la concorrenza. Un onda è
formata da tanto gocce, più gocce ci saranno e tanto maggiore sarà la forza.
Forza Pro Patria.
Flavio Vergani
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