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Bomber Le Noci |
La Pro Patria archivia con moderata soddisfazione il primo
big match della stagione. L’analisi della partita regala a mister Javorcic più
luci che ombre. Tra le note positive emerge la grande maturità dimostrata dalla
squadra e la sua consapevolezza di essere una squadra forte e coesa. Lo scorso
anno partite come quella di ieri sarebbero finite diversamente. Ha
impressionato la calma e la consapevolezza dei giocatori che hanno continuato
ad interpretare lo stesso copione con applicazione, senza lasciarsi prendere
dall’ansia e dal panico. La squadra ha saputo chiudersi nella tenda mentre
fuori scoppiava la tempesta per poi uscire al primo raggio di sole riprendendo
il cammino verso la vetta. Positivo il comportamento dei “giovani sherpa” (primo fra
tutti del portiere Guadagnin) che hanno saputo imitare i capicordata più
esperti, senza cadere nel crepaccio del panico. “Spillo” Altobelli, indimenticabile bomber interista
presente al “Rezzato stadium”, ha avuto parole di ammirazione per le squadre in
campo, soprattutto per la Pro Patria ben valutata per il suo modo di giocare e
per aver cercato la vittoria fino all’ultimo minuto. La partita di ieri non è
apparsa a nessuno di serie D e questo è indubbiamente un punto positivo da
registrare. Il processo di maturazione della squadra prosegue spedito e
anche i giovani stanno iniziando ad avere una dimensione importante. A questa
squadra manca solo bomber Le Noci per trovare la sua definitiva consacrazione. Il pubblico di Busto conosce fin troppo bene il valore della
punta comasca e ben sa cosa potrebbe regalare alla causa. Tre sostituzioni
consecutive non sono certamente belle da assorbire per Le Noci, ma l’errore da
evitare è di immalinconirsi o demotivarsi. La stima di tutto l’ambiente per la
punta è totale e tutti avranno la pazienza necessaria per attendere l’inserimento
di Le Noci nei meccanismi biancoblù. Forza Giuseppe! I tifosi bustocchi ti chiedono di risarcirli dei
tanti goals a loro rifilati nel passato! Hai un debito da onorare! Siamo certi
che sarai uomo d’onore.
Flavio Vergani
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