La Pro Patria fa splendere il sole nel cielo grigio e
uggioso dello Speroni con una netta vittoria nel derby con la Bustese di mister
Cusatis.
Una vittoria firmata da Gucci, lo stilista del goal, che si
veste con l’abito della festa per accompagnare la sua sposa in cima alla
classifica. Infatti, approfittando del turno di riposo del Darfo Boario e del
sorprendente pareggio casalingo della corazzata Rezzato con il Levico, i
biancoblù volano in testa alla
graduatoria con tre punti di vantaggio sugli inseguitori e una partita
in meno.
Doppio petto Gucci, anzi doppietta Gucci, ma eleganza e qualità
anche in tutti gli altri tigrotti che hanno incantato un pubblico che il tabellino
indica come sotto le mille presenze, ma che l’occhio percepisce come molto più
numeroso. Chissà, forse un’illusione ottica dovuta ai cappotti pesanti e
voluminosi apparsi allo Speroni in questo primo pomeriggio di freddo vero.
Chi c’era si è divertito come al Luna Park con le discese di
un Galli davvero bravo nel servire a Gucci un assist al bacio, oppure con le invenzioni
di un Pettarin, regista alla Popi Bonnici, piuttosto che le prodezze di un
Colombo in versione lusso. Chi non c’era veda di esserci la prossima volta perché
questa Pro Patria merita l’attenzione di tutta Busto.
Se si considera che
questa squadra sta giocando senza i
tre fuori quota Santana (entrato
nel secondo tempo e autore di un tiro al novantesimo che meritava il prezzo del
biglietto), di Disabato e Le Noci ancora in tribuna, si può comprendere il
valore di questa squadra e di questo allenatore che se ne inventano una ogni
domenica per sorprendere gli avversari.
Oggi, per esempio, ecco un 3-4-3 con Colombo e Pedone
allineati a fianco di Gucci. Indovina chi sono
gli intrusi di questo attacco? Facile. Ma, chi a inizio anno avrebbe pensato che la Pro
potesse schierare un attacco del genere?
Forse, per una volta, bisognerebbe dare onore al merito a
questo tecnico dal nome difficile e sconosciuto ai più con un applauso meritato. Giocare senza Santana, le Noci e
Bortoluz davanti e vincere tutte le partite o quasi, crediamo sia sufficiente
per dare merito al nostro stratega che oltre a non considerare nessuno titolare o riserva, sembra non considerare neppure i ruoli dei suoi calciatori.
Un centrocampista e un difensore che diventano attaccanti con questi risultati sono tanta roba.
Adesso basta, altrimenti ci si monta la testa e finisce la
festa. La strada è ancora lunga, ma sembra quella giusta. Avanti Pro !
Flavio Vergani
0 commenti:
Posta un commento