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Pro Patria corsara in quel di Scanzorosciate, battuto per tre a uno dai biancoblù di mister Javorcic.
In settimana, il direttore generale Turotti aveva chiesto goal ai centrocampisti. Bastava dirlo, ed eccolo subito accontentato. In goal Pettarin, con una sciabolata rigida su punizione, poi l’immenso Pedone con un goal da attaccante vero. Dulcis in fundo, al minuto novantacinque il goal del difensore Scuderi che si è portato aventi nel rispondere alla prossima richiesta di Turotti: i goal dei difensori.
Nel primo tempo la Pro Patria ha insegnato calcio. No match per i locali, annichiliti in campo e sulla tribune dove, nonostante l’assenza degli ultrà ( giunti numerosi a Scanzorosciate, ma rimasti fuori dall’impianto sportivo), i tifosi bustocchi hanno fatto registrare il sold -out nella triibunetta bergamasca. Non sono mancate le scintille tra tifosi ospiti e locali, come  non è mancato l’incitamento costante e intenso dei tifosi bustocchi. Un tifo che ha persino sorpreso mister Javorcic, tanto che, a fine gara, il crotato ha dichiarato che a un certo punto si è sentita la tribuna rimbombare, dando una carica particolare ai giocatori.
Nel secondo tempo, complice il goal dei padroni di casa, c’è stato da soffrire, peraltro sotto la pioggia battente e in un campo dalle dimensioni simile a quello del Subbuteo La diga ha tenuto e la Pro Patria si è portataorta a casa tre punti meritatissimi. Quindi, ennesima prova di carattere della squadra che metabolizza le assenze pesanti, dimostrando di avere un dna di ferro, indipendentemente dalle cellule che vengono chiamate ad operare. Il cuore batte sempre forte grazie al dinamismo di un immenso Pedone, di un incontenibile Molnar, di un volito Galli, dello schiacciasassi Gazo. La testa ragiona con lucidità, grazie al fosforo di Pettarin e ad un Colombo che ha disputato un partita superba nelle due posizioni occupate.
In attacco un Gucci in versione lusso ha fatto gioco e creato occasioni da rete, mentre nel finale si è rivisto Le Noci con un assist perfetto per il goal di Scuderi.
Il ciclo senza Disabato, Santana e Le Noci è alle spalle, il bello sembra proprio debba ancora arrivare.
Flavio Vergani



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