Dicono che guardare i numeri di una squadra di calcio sia
come guardare negli occhi di una persona per capirne lo stato di salute.
La Pro Patria sembra essere l’eccezione alla regola visto
che i numeri dicono oggi il contrario di domani.
Per esempio: prima della pausa natalizia i biancoblù non
avevano segnato in trasferta per tre volte consecutive : Crema, Levico, Darfo.
Dopo la pausa ecco la tripletta di Lecco e i quattro goal di
Romano di Lombardia.
Nel girone di andata la Pro Patria aveva subito 11 reti in
19 partite con una media di 0,57 goal a gara.
Dopo la sosta sono state incassate: 5 reti in 4 partite,
media di 1,25 goal a gara. Un netto perggioramento che farebbe pensare ad un
crollo della media punti. Non è così.
La media punti nel girone di andata fu di 2,21 a gara. Nel girone
di ritorno, dopo le prime 4 gare, è di 2,25.
In sintesi: il peggioramento della fase difensiva con
raddoppio della media goal subiti ha portato ad un miglioramento della media
punti.
Ovviamente, essendo il confronto su periodi molto diversi non
è statisticamente significativo, ma è solo uno spunto di riflessione a supporto
del pensiero raccolto dopo la gara di ieri da qualche tifoso che nel commentare
la gara faceva presente che la Pro Patria, sia nella gara di Romano di Lombardia, sia in quella di ieri, ha trovato
la via della rete quando si è aumentato il peso offensivo con gli innesti di
Bortoluz e Ghioldi. Il segmento di tifosi con un profilo “zemaniano” sembra
essere supportato e giustificato nella sua analisi dai dati sopra citati.
In altre parole, mentre da una parte si fa presente la bontà
della panchina lunga della Pro Patria, dall’altra si replica che più che panchina
lunga sembra essere determinante e decisivo un modulo più offensivo e meno
timido a inizio gara.
In particolare, quando le squadre avversarie sono
appartenenti al cluster delle più deboli, questa scuola di pensiero vorrebbero
un approccio più deciso al match, con il ricorso ad una squadra a trazione
anteriore.
E’ anche vero che a Romando di Lombardia e a Lecco ( oltre
che con il Rezzato) la squadra è andata in svantaggio nonostante l’assetto meno
offensivo scelto da mister Javorcic. Da chiedersi
come sarebbe andata con una squadra sbilanciata in avanti fin da subito.
I numeri danno ragione alle scelte del mister che ha portato
la squadra al primo posto con la miglior difesa del torneo e i saggi dicono che
vince che prende meno goal e non chi ne fa di più.
Inoltre, la Pro Patria ha dimostrato che, seppur senza il suo
giocatore di miglior qualità come Santana e senza un giocatore come Di Sabato, è
riuscita ad avere un rendimento di tutto rispetto.
E’ vero, i biancoblù hanno fatto fatica a sbarazzarsi di
Romanese e Grumellese, ossia squadre che la classifica dice non irresistibili,
ma alla fine ci è riuscita .
Altri non ci erano riuscitii , oppure avevano fatto fatica.
Chi per esempio?
Beh…la corazzata delle acque minerali ha perso per uno a
zero a Grumello, mentre il Rezzato mille firme ha vinto solo per tre a due con errore dal dischetto da parte della
Grumellese.
La risposta automatica chi ieri asseriva che questa
Grumellese è impossibile che segni un goal. Si, certo, se non glielo permetti
con un modulo adeguato, altrimenti i goal li fa…eccome se li fa.
Chiedere alle
corazzate per conferma.
Per cui, la difesa è il miglior attacco? Sembrerebbe di si!
Flavio Vergani
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