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Mister Javorcic ( foto Giogaravaglia-Tutti i diritti riservati)
Mister Javorcic, dopo la rifinitura svoltasi in mattinata al Carlo Speroni, fa il punto sulla gara di domani.
Mister, partita decisiva?
Direi importante più che decisiva, poi ci saranno ancora 48 punti a disposizione. Dobbiamo dare il giusto peso sapendo che poi ci sarà un seguito.
Se a Boario bastava pareggiare, con il Rezzato…?
Ogni partita è diversa, vediamo cosa ci dirà il campo, ma ogni domenica si gioca per vincere. Poi, ogni turno va letto per quel che succede in campo.
Che partita vorrebbe?
Una bella domenica di sport, ne abbiamo tutti bisogno. Si affrontano una città con una storia importante alle spalle e una ambiziosa. Spero sia una bella partita.
Chiave di lettura del match?
Moltissime. Loro hanno cambiato sistema di gioco e interpreti. Sono in evoluzione. Hanno giocatori forti che leggono la partita in diversi modi. E’ una partita di vertice da noi preparata come sempre.
Rezzato uguale a Ciliverghe dello scorso anno con Bertazzoli davanti?
Sono simili a livello tattico con un 3-5-2 interpretato in un certo modo. Ma, i giocatori sono diversi.
Gara di Lecco dispendiosa sotto il punto di vista nervoso, ha notato strascichi in settimana?
No, i ragazzi hanno dato ottima impressione. Abbiamo svolto una lavoro di preparazione standard. Disabato e Bortoluz stanno crescendo.
Poi? Turn over?
Certamente si, abbiamo tre partite in una settimana. Avremo bisogno di tutti, la nostra forza è questa.
Fattore ambientale potrà essere una spinta in più?
Certamente! Lo è sempre stata. Loro hanno giocatori abituati a certi ambienti, per cui sarà anche per loro un vantaggio. Sta a noi portare dalla nostra parte l'inerzia del match.
Squadra matura a livello mentale dopo Lecco. Una sorpresa per lei?
Ci eravamo preparati anche su questi aspetti ma finchè non hai risposte dal campo non sai se sono stati assimilati. Il messaggio importante mi è arrivato soprattutto dai giovani. In questo ambiente costruttivo stanno crescendo molto. Ho visto molta lucidità.
Dal nostro sondaggio del nostro sito emerge che lei è stato il migliore di Lecco. Che gratificazione riceve da questa stima.
Mi fa piacere, ma il gioco del calcio è dei giocatori. Do merito a loro appena posso, ma ovviamente sono felice di queste gratificazione da parte dei tifosi.
Lucido in sala stampa a Lecco, è così di natura o si è preparato ad interpretare una parte?
Assolutamente no, sono  sempre me stesso. Da giocatore ero diverso poi ho lavorato sul mio carattere per trovare un equilibrio. Non mi interessa lavorare per apparire agli altri quello che non sono.
Un’esperienza positiva quella bustocca?
Certamente si, speravo di trovare un ambiente pieno di stimoli per crescere. Non mi interessa la categoria, l’importante è trovare il modo per migliorarmi. 
Da  giocatore era così equilibrato?
Beh …direi di no…Sono migliorato nel tempo.
Conosce il tecnico del Rezzato Filippini?
Certamente, sono cresciuto con entrambi i gemelli. Ero compagno di camera di Emanuele in ritiro.
Formazione?
Quella di Lecco, almeno all’inizio. Loro hanno una panchina importante come la nostra per cui dobbiamo stare attenti fino a novantesimo. Li distingue dagli altri avversarie questa possibilità di cambiare la partita con i cambi. Ma anche noi abbiamo questa possibilità.
Valutazione dopo il mercato del Rezzato?
Solidità con Giorgino in mezzo, ma hanno perso Mincleri che aveva segnato molto.
In allenamento Santana porta l’acqua da bere ai compagni. Un esempio di cosa vuol dire essere gruppo?
Mario aiuta a ritirare anche i “cinesini”, oltre che portare l’acqua. Un esempio per tutti di cosa vuol dire essere un gruppo coeso.

Intanto, sono 330 i biglietti venduti a questa mattina. Non moltissimi. L’occasione per dimostrare di voler bene alla Pro Patria con gesti e non solo a parole è disponibile fino a domani alle 14,30.

Flavio Vergani

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