La presidentessa della Pro Patria Patrizia Testa replica alle accuse di Paolo Di Nunno precisando quanto accaduto a Lecco. Il pensiero, pubblicato da www.informazioneonline,it è la pura realtà di quanto accaduto in tribuna e in sala stampa, dove abbiamo assistito a questa penosa pagina di sport.
Dice Patrizia Testa: “Siamo state ripetutamente insultate (lei e la figlia Stefania n.d.r.), senza alcun motivo. Dopo l’espulsione di Bertani, peraltro avvenuta con le stesse modalità di quanto accaduto a Bortoluz nella gara col Caravaggio, c’è chi ha volutamente cercato di aizzare la gente contro di noi in tribuna, anziché dare ben altro tipo d’esempio“.
Di Nunno, patron del Lecco, in sala stampa ha osato dire che non pago gli stipendi dei giocatori per comprare gli arbitri. In attesa di dare mandato al legale per tutelare nelle sedi opportune l’immagine della nostra società, vorrei soltanto informarlo che abbiamo già saldato regolarmente tutti gli emolumenti del mese di dicembre. Prima di far rientro a Busto, sono salita sul pullman della squadra per ringraziare dirigenti, allenatori e giocatori perché – seppur insultati, provocati (in sala stampa Di Nunno ha punzecchiato a più riprese a Javorcic, dimostratosi signore nel non replicare alle insinuazioni “avete rubato o non avete rubato? avete pagato o non avete pagato l’arbitro?”) e persino colpiti – non hanno mai perso il controllo, dando una grande lezione di sport in campo e di stile e di civiltà al di fuori. A tal proposito ci tengo anche a ringraziare il vice presidente e l’addetto stampa del Lecco, per la solidarietà mostrataci”.
Intanto si apprende che Leonardo Galli, nostro valido under, è stato colpito da una bottiglietta mentre usciva dal campo di gioco.
Flavio Vergani
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