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I fatti di Lecco rischiano di mettere in ombra i meriti della Pro Patria che sono stati molti e di grande qualità. Che una squadra rimanga in dieci uomini, come accaduto al Lecco per ingenuità di un suo giocatore ( e non per errore arbitrale) non significa aver perso la partita di default.Anzi, dopo il rigore sbagliato di Santana il bilancio delle energie mentali pendeva a favore dei lecchesi che avrebbero potuto sfruttare diversamente il clima in campo. I locali hanno scelto il vittimismo e il nervosismo che alla fine non hanno pagato. La Pro Patria ha dimostrato forza e maturità. Forza nel pareggiare il match a un minuto dal termine del tempo e a raddoppiare appena iniziata la seconda parte della partita. Qui la superiorità numerica non c’entrava in quanto i goal sono arrivati da un calcio di punizione e da un calcio d’angolo, quindi a difesa schierata. Il piedino di Le Noci ha servito due assist di qualità che meritano il giusto plauso. Maturità perché non cadere nelle provocazioni degli avversari, resistere alle ire del pubblico e da ultimo alle infamanti accuse del presidente Di Nunno non era semplice e solo una squadra solida sotto il punto di vista caratteriale lo poteva garantire. E, qui merito a mister Javorcic per aver curato questo aspetto fin dal primo giorno di ritiro. Insomma, la capolista ha superato un esame complesso nel quale è stata chiamata a rispondere non solo su aspetti tattici ma anche psicologici. Domenica prossima nella giornata biancoblù (anche gli abbonati pagheranno il biglietto di entrata) arriva la corazzata Rezzato che non ha perso occasione per fare mercato prima, durante e dopo la pausa natalizia. Un esame importante per ottenere la laurea che la classe del maestro Javorcic si appresta a sostenere a pieno organico. Come accade in tutte le tesi di laurea sarà importante sostenere i candidati con la presenza di amici e parenti. Questa squadra merita di essere amata e sostenuta dalla città ancora dormiente nel mantenere le promesse fatte a livello di amministrazione comunale con i campi di allenamento ancora da ultimare. Una telenovela senza fine che si trascina da troppo tempo e che non può essere ulteriormente giustificata. Serve dare a Patrizia Testa un sostegno concreto per non farla sentire sola nel portare avanti il progetto biancoblù. 

Domenica c’è l’occasione per vedere una bella partita di calcio, peraltro in assenza del campionato di serie A. Per cui, l’occasione è perfetta per tornare allo Speroni e riscoprire le antiche emozioni.

Flavio Vergani

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