
Davanti a un solo potenziale punto c’è quel Rezzato che
tutti abbiamo visto a Busto. Extraterrestri? No, su questo non ci sono dubbi.
Un’ottima squadra come lo è la Pro Patria. Vince da nove turni consecutivi, realizza valanghe di reti in
casa (meno) e in trasferta ( di più), ma non è una squadra di marziani e prima
o poi si fermerà per un momeno di flessione.
La tigre dovrà essere alla giusta
distanza per azzannare la preda. Se poi il Rezzato dovesse proseguire con
questo trend vorrà dire che meriterà la vittoria finale e la Pro Patria dovrà consolarsi
per il fatto di avere avuto la sfortuna di gareggiare con dei robot e non con
degli umani ma davvero non sono sembrati tali a Busto. Per cui, su la testa e avanti con determinazione fin dalla
partita di mercoledi prossimo con la Virtus Bergamo.
Nessun fatalismo a riguardo dei problemi visti con le prime
della classe, il punto deve essere trattato e risolto.
Il Rezzato sembra un latin lover belloccio ma non elegante e
di stile come la Pro Patria che ha il merito di mettere copiosamente incinta la
vittoria fin dal primo appuntamento. I tigrotti sono belli, educati, tutti da
guardare, ma spesso regalano amore platonico non riuscendo a soddisfare le
voglie di “Vittoria”.
L'affezionata tifosa Pamela direbbe che serve “la giusta cattiveria”, ecco,
questo ci sembra un consiglio corretto da prendere in considerazione.
Dare ascolto alle donne in genere paga...!
Flavio Vergani
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