(In)solito interesse della politica che ieri si è presentata
allo stadio con un banchetto pre elettorale posto fuori dallo stadio. Tutto
normale visto che da sempre della Pro Patria ci si ricorda quando serve. Questo lo dice la realtà
e non un’opinione personale. I campi di allenamento latitano da tre anni, nonostante le
mille promesse e un esponente importante di chi ieri si è ricordato della Pro
Patria aveva candidamente affermato che : “La Pro Patria è una società sportiva
privata che deve camminare con le proprie gambe e non può aspettarsi nulla dall’amministrazione
comunale”. Perfetto, ma allora perché ricordarsi di questa società sportiva
privata nel momento del bisogno se non si può garantire identica reciprocità?
Flavio Vergani
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