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Special guest Federica Lancini ( addetta stampa Juventus) |
La strada per arrivarci trasmette depressione. Classico
percorso periferico tra campagne di paesini nemmeno mappati da Google Street.
Itinerari da serie D che in ogni trasferta trasmettono la malinconia dei tempi
che furono, quando gli scenari erano ben diversi.
Poi, arrivi ed entri nella “dimensione Ciserano” e quel che vedi e
che respiri provoca addirittura un po’ di invidia.
A partire dal “welcome” dei posteggiatori con fascia al
braccio che certifica l’autorità di Carabinieri in congedo, pronti ad indicare
il posto preciso ove disporre l’auto. Poi, ecco un bellissimo campo di
allenamento in sintetico che la Pro Patria sogna da sempre e ancora non ha. I servizi
igienici sono i più puliti della categoria e non solo, probabilmente anche di
categorie superiori, mentre la griglia con la salamella va subito esaurita a
testimonianza della qualità della carne . C’è spazio anche per la lotteria che
il buon Zaro padre vince, portandosi a casa un gadget
aggiuntivo ai tre punti
intascati dal figlio sul campo.
In tribuna ecco il
simpaticissimo direttore sportivo del Pontisola, quello che dopo la gara con i
tigrotti profetizzò, a chi pensava chiuso il campionato, che a suo avviso i
biancoblù lo avrebbero vinto.
Oggi, standing
ovation al suo passaggio sia per la buona profezia, sia per la sua spontanea
battuta che ha colto nel segno: “Da qualche domenica perdete voi e perde il
Rezzato, ci state obbligando a vincerlo noi questo campionato. No, dai a noi
non interessa…”
Tribuna sold out e clima disteso, sul pianeta Ciserano il
calcio è solo e sempre una festa, anche se i successi non sono mancati nel
passato, come testimoniato dai molti trofei custoditi nella confortevole sede
sociale ubicata in una elegante
costruzione in legno tipo chalet di montagna.
La partita? Vince la Pro Patria con una doppietta del bomber
entrante Gucci che risolve la pratica prima che calassero i fantasmi sulla
partita a lungo rimasta in equilibrio.
Il buon Andrea Macchi si è sgolato per quasi tutto il match
implorando mister Javorcic di inserire la punta ex Varese e quando è stato
accontentato la partita si è improvvisamente risolta. Bene anche l’inserimento
di un indemoniato Colombo che ha dato grinta e sprint ai tigrotti lanciando la
volata per il secondo goal di Gucci arrivato dopo un pressing asfissiante del
tradatese sul difensore locale.
Da Crema sono arrivate le notizie che si attendevano e ora
sia il Chinello, sia il Danilo Castiglioni, cominciano ad avere dubbi sulla
loro profezia, opposta a quella del direttore sportivo del Pontisola.
La Pro Patria torna padrona del suo destino, vincendo tutte
le partite rimaste salirebbe in serie C.
Sei punti recuperati in due turni di campionato è tanta roba
e indubbiamente in pochi se lo aspettavano.
Il calcio non è una scienza esatta, probabilmente non è
nemmeno una scienza.
Flavio Vergani
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