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Il calcio non è una scienza esatta, non ha la controprova, sfugge a qualsiasi logica. Questo permette a tutti di esprimere un parere che per molti diventa una certezza, fino al momento che su campo accade l’esatto contrario.
Da quel momento tornano in gioco tutti, sia i presunti intenditori, sia chi era stato frettolosamente etichettato come incompetente.
Il calcio sembra nato per stupire, per far soffrire, per umiliare oggi chi si è esaltato ieri. Un mondo di incerte certezze, di insicure sicurezze.
Campionato finito, manca un’attaccante, squadra sulle ginocchia, chi non lo ha pensato? Poche le mani alzate. Quando poi ci si mette la passione per questi colori ad annebbiare la vista, mantenere l’equilibro diventa esercizio impossibile.
Ci sono però dei fatti che non possono essere considerati pareri. Realtà che non possono essere confuse con le sensazioni.
Una di queste dice che a questa squadra finora è mancata la qualità di Disabato, un giocatore ricco di qualità in grado di dare quel plus in più al centrocampo bustocco.
Centrocampo che ieri ha fatto legna con i vari Pettarin, Mozzanica e Gazo, ma che si è illuminato con l’ingresso in campo di Disabato che ha pennellato al bomber una palla con il contagiri.
Un giocatore che è molto mancato a questa squadra per via dei suoi guai fisici che ora potrebbe dare un contributo determinante per innalzare la qualità del centrocampo bustocco in questo finale di stagione.
Se è vero che la rosa bustocca dispone di parecchie alternative in ogni ruolo, Disabato sembra essere il meno sostituibile in termini di caratteristiche in quanto non ha la controfigura in rosa.
Chiaro che la sua mancanza obbliga a scelte tattiche completamente diverse e non sempre amiche dell’estetica.
L’unico clone di Disabato è il nuovo Le Noci, la cui trasformazione tattica non è stata casuale visto che è avvenuta proprio dopo l’indisponibilità di Disabato.
I pochissimi che ieri, nonostante la temperatura gradevole, la mancanza della serie A, si sono recati allo stadio, si saranno resi conto che il calcio di qualità richiede attori di qualità.
Appena entrato in campo Le Noci il gioco è cambiato, con Disabato è arrivato il goal della vittoria. Casualità del calcio? Forse, ma non è sicuro.
Merito loro? Certamente no, o perlomeno non c’è la controprova, ma l’acuto lo sanno fare solo i solisti. L’orchestra può solo suonare bene.
Tra l’altro, la famosa punta mancante potrebbe essere una realtà, ma di fronte a lanci millimetrici come quello di “Dido” segnerebbe anche il Bacchi. Per cui, come sempre tutto è relativo e il rischio di confondere mele con pere molto alto.
Tra l’altro Gucci centra il suo decimo goal, undici per chi gli ha attribuito la rete (autorete)con il Caravaggio.
Tenendo conto dei minuti giocati non male per il bomber ex Varese.
Bene anche il baby Ghioldi i cui ingressi in campo sono sempre risolutivi e bene anche mister Javorcic che ha dimostrato la sua vena offensiva nel finale di gara con quell “alll in”che ha spaventato il mister dello Scanzorosciate tanto da togliere la mina vagante Giangaspero per frenare l’onda d’urto.
Una risposta a chi lo aveva etichettato come difensivista a favore di una dimensione che privilegia l’equilibrio.  
Giovedì si torna in campo nella delicata mini trasferta di Busto Garolfo altra tappa fondamentale per il cammino dei tigrotti.
Flavio Vergani

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