Preziosa vittoria della Pro Patria che si sbarazza del Lumezzane degli ex Taino e De Biasi per una rete a zero. Goal di Pedone secondo le riprese video, di Pettarin secondo le riprese fotografiche, di Zaro secondo lo speaker. Alla fine dovrebbe trattarsi di una questione tra i primi due che comunque risolta non cambierà l'esito del match.
Tanto basta per accorciare sul Rezzato,ora a cinque punti di distanza e una partita in più per i bresciani.
Il campo, ricco di pozzanghere e ai limiti della praticabilità in alcune zone, non ha certamente aiutato il gioco dei tigrotti, abituati al fraseggio e ai tecnicismi, mentre sono parsi più a loro agio gli ospiti che con lo schema numero uno insegnato a Coverciano, ossia quello del "palla avanti e pedalare"nel finale hanno creato più di una preoccupazione alla difesa bustocca.
A inizio incontro osservato un doppio minuto di silenzio per la scomparsa di Davide Astori e della moglie del presidente del Lumezzane che, tra l'altro, ha impedito agli ospiti di schierare il portiere titolare in quanto nipote della scomparsa.
Nella domenica del dubbio sul marcatore della rete tigrotta si è fatto bis a fine gara quando un autorevole tifoso si rammaricava per il pareggio dei tigrotti. Infatti, mentre tutti discutevano su chi fosse l'autore della rete, lui dava conferma di non averla nemmeno vista questa rete tra la sorpresa generale dei presenti sostenendo che la partita fosse terminata a reti bianche.
Il calcio non è una scienza esatta e ha mille possibili interpretazioni, ma davvero singolare è dover sindacare sul risultato finale che mai finora era stato oggetto di discussione.
A Busto tutto è possibile, persino l'impossibile.
Flavio Vergani
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