Poule scudetto, la parola fa il suo effetto, ma solo per chi è coinvolto direttamente. Trattasi di una rispettabilissima poule, ma di serie D con il connotato della regionalità delle contendenti.
Quattro squadre, una lombarda, una ligure e una piemontese, più la quarta che viene comunque da lontano, dalla Calabria.
Logica e buonsenso dicono che potendo scegliere la sede dopo aver conosciuto le contendenti ci si orienti per una location mediamente comoda per i tifosi di tutte le squadre, o quasi.
Giusto per dare un senso, per vedere lo stadio pieno, almeno nella finale per permettere trasferte in giornata. Oppure, favorire il week end in location attraenti e meritevoli di un investimento famigliare che giustifichino il long bridge.
Domanda: che interesse avrà per i residenti toscani una finalissima tipo Pro Patria Vibonese, alle 20,30 di sabato 2 Giugno? Siamo prossimi allo zero.
Lontano per lontano almeno si conceda il fascino del grande stadio, magari Torino, giusto per respirare l'aria di uno scudetto, o Firenze per respirare l'aria della pole.
Certi che anche i calabresi avrebbero viaggiato molto ma per qualcosa di interessante.
Questa miopia organizzativa non ha occhiali per correggerla, da qualsiasi punto di vista la si guardi la si vede comunque annebbiata.
Flavio Vergani
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